GIANFRANCO CALLIGARICH, L'ULTIMA
ESTATE IN CITTA' (AUDIOLIBRO STORYTEL). Libro di culto,
pubblicato da Garzanti nel 1973, con una vendita all'esordio di
17 mila copie, introvabile per lungo tempo, 'L'ultima estate in
città' di Gianfranco Calligarich dal 2 aprile uscirà in
audiolibro Storytel, letto dal suo autore, per festeggiare un
caso letterario pressochè unico, ora anche internazionale. Nei
prossimi mesi sarà pubblicato dai maggiori editori stranieri.
"Del resto è sempre così. Uno fa di tutto per starsene in
disparte e poi un bel giorno, senza sapere come, si trova dentro
una storia che lo porta dritto alla fine" scrive Calligarich
nelle prime righe. Romanzo di vagabondaggio esistenziale, con
protagonista l'ironico e desolato Leo Gazzarra, scoperto da
Natalia Ginzburg dopo aver incassato parecchi no, 'L'ultima
estate in città' è stato nel 1973 un esordio d'eccezione, ha
vinto il Premio Inedito e poi ha vissuto un lungo periodo di
clandestinità. Non più disponibile nel circuito editoriale,
eppure amato e cercato da tre generazioni che l'hanno letto in
versioni di fortuna o ripescato sulle bancarelle, è riemerso nel
2010 nell'edizione di Aragno per poi sparire di nuovo. Infine è
stato ripubblicato da Bompiani, terzo editore in 43 anni, nel
2016. L'anno dopo Calligarich ha vinto il Premio
Viareggio-Rèpaci per 'La malinconia dei Crusich'.
La nuova edizione ha segnato l'inizio di un'altra stagione di
successo: è intraduzione in dodici lingue e tredici Paesi tra
cui Gallimard in Francia, FSG negli Stati Uniti, Picador in Gran
Bretagna, Keter in Israele, Tusquets in Spagna e Zsolnay in
Austria.
Leo Gazzarra è un uomo che naviga accanto alla vita, che si
lascia portare dalla corrente e ama perdersi nell'alcol. E' un
milanese trapiantato nella Roma di fine anni Sessanta che si
lascia trascinare dai giorni, ostentando una sorta di quieta
resistenza, un dissenso silenzioso dai ritmi tra redazioni dei
giornali e della televisione e le feste e ritrovi serali.
Nemmeno l'incontro con la bella, fragile Arianna riesce a
dissipare la sua melanconia, il suo destino.
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