Musica, spettacoli, incontri "per
non dimenticare". A Pistoia il Giorno della memoria, il 27
gennaio, si baserà su sette giornate di riflessione attraverso
la scuola, il teatro e le lezioni civili più quasi tre mesi di
laboratori scolastici. Da sabato 20 a domenica 28 gennaio
tornano, infatti, 'Le parole di Hurbinek', seconda edizione di
un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini per Uniser
(ente della Fondazione Caript che si occupa di formazione e
ricerca), e realizzato in collaborazione con Atp Teatri di
Pistoia, col sostegno di Fondazione Caript e, dal 2024, con la
compartecipazione del Comune di Pistoia, il patrocinio della
Provincia e della Regione.
I luoghi sono lo spazio Funaro, il Piccolo Teatro Bolognini,
Palazzo de' Rossi, la Biblioteca San Giorgio e varie scuole in
città. "La parola che Hurbinek ci ha consegnato quest'anno -
spiega Bucciantini - è Ghetto. Una parola ruvida e aspra, come
ruvida e aspra è la parola verità che l'esistenza stessa di
Hurbinek, un figlio di Auschwitz, reclama e impone di continuare
a cercare". La parola 'Ghetto' è affidata idealmente a Hurbinek,
bambino simbolo della Shoah, nato e morto a circa 3 anni ad
Auschwitz.
La prima iniziativa in programma è 'Ghetto Music', concerto
che si terrà il 20 gennaio (ore 20.45, ingresso libero) nel
Saloncino della musica di Palazzo de' Rossi, con Francesco
Martinelli, storico della musica, Gabriele Coen, clarinetto e
sax, Alessandro Gwis, pianoforte e tastiere e Riccardo Gola,
contrabbasso. "È un'articolata rassegna che si caratterizza per
pluralità dei linguaggi e valore dei protagonisti - afferma
Lorenzo Zogheri, presidente di Fondazione Caript -. Credo che,
vista la qualità e la varietà di questa proposta, Le parole di
Hurbinek possano davvero rivolgersi a tutti, uscendo da circuiti
di 'nicchia' che spesso costituiscono un limite per le
iniziative della cultura". "Abbiamo aderito con convinzione a
questa importante rassegna - dice il sindaco Alessandro Tomasi -
perché è necessario tenere alta la guardia verso l'infezione
dell'odio e le istituzioni democratiche devono sentirsi
impegnate in prima linea per promuovere iniziative volte a
ricordare, a non far sbiadire la memoria sulla Shoah. La memoria
è antidoto contro l'indifferenza e quanto accade oggi, con le
guerre in corso nel mondo, ci spinge ancora di più a non
abbassare la guardia".
Il 23 gennaio, alle 16.30, alla Biblioteca San Giorgio,
presentazione dei testi radiofonici di Walter Benjamin e Janusz
Korczak realizzati dagli studenti dell'Istituto Marchi-Forti di
Pescia e del De Franceschi-Pacinotti di Pistoia. Il 24 gennaio
due lezioni civili e il 25 incontro con Daniel B. Schwartz sul
suo ultimo libro 'Ghetto. Storia di un parola' (Hoepli 2024). Il
percorso culturale passa anche per l'esibizione di Fabrizio
Paterlini, interprete e compositore e per la Compagnia teatrale
Enzo Moscato che presenta Kinder Traum Seminar. Chiudono la
lettura scenica con Sonia Bergamasco e Elisabetta Rasy, 'Su Etty
Hillesum - Memorie di un cuore pensante', donna morta poco prima
di compiere 30 anni ad Auschwitz. Il 28 gennaio concerto finale
della band di Damir Imamović.
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