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Essere Gabriele Muccino, il primo libro

Essere Gabriele Muccino, il primo libro

Regista racconta la sua vita. In uscita il 28 settembre

ROMA, 29 luglio 2021, 13:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Essere Gabriele Muccino'', Il regista si confessa nel suo primo libro in uscita il 28 settembre per la casa editrice Utet (256 pagine, 17 euro). Negli anni novanta Gabriele Muccino è piombato sul cinema italiano come un fulmine: popolare e pop, sentimentale e furioso, mescolava da subito enormi capacità tecniche e un istinto perfetto per intercettare temi e creare storie in cui il grande pubblico poteva riconoscersi. E infatti L'ultimo bacio è stato il grande film generazionale italiano del duemila. Proprio quel film gli ha aperto le porte di Hollywood, quando riceve la telefonata entusiasta di Will Smith, che lo vuole con lui per La ricerca della felicità. Diventa così uno dei pochissimi registi italiani ad avere una doppia carriera, americana e italiana, alternando film con Russell Crowe e grandi racconti corali con Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Micaela Ramazzotti.
    Sulle soglie di una nuova avventura, la sua prima serie tv per Sky in uscita a fine autunno, Gabriele Muccino racconta come un fiume in piena la sua vita e la sua carriera, senza remore e senza censure, rivelando i retroscena più divertenti sul set ma anche i momenti più dolorosi (personali e professionali), le litigate e le passioni di un grande del cinema.
    «Io da piccolo balbettavo, non si capiva niente quando parlavo (anche meno di adesso!). Non riuscivo a esistere per le donne, non riuscivo ad affermarmi come individuo, come molti mi aggregavo ad un gregge cercando di appiccicarmi addosso le loro stesse etichette. Ma anche quello mi riusciva male. Ero il tipo contemplativo, non me ne fregava niente del calcio e poco della musica pop, mi piaceva la classica.
    Ero un ragazzo abbastanza isolato, amavo tantissimo il cinema e mi ero convinto che tramite il cinema avrei finalmente potuto raccontare chi ero, essere comprensibile e quindi compreso! Ovviamente non ce l'avevo così chiaro in testa, lo realizzo ora.
    Ma pensa solo che più ho fatto film meno ho balbettato. Non è scemato con il tempo, ma con i film! Il cinema ha cambiato tutto nella mia vita.»
   

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