Dopo l'autunno nel segno di The
Crown, è grande successo per un'altra serie televisiva in
costume, ambientata nel periodo Regency della prima metà
dell'800: Bridgerton, lanciata a Natale su Netflix e subito tra
le prime dieci nel mondo. La seconda stagione è già nell'aria,
non ancora confermata ufficialmente. E' una produzione
Shondaland, la società americana di Shonda Rhimes, l'autrice di
successi come Grey's Anatomy e Scandal, creata da Chris Van
Dusen Practice. L'atmosfera dei castelli inglesi (le favolose
location sono a Bath), il fruscio degli abiti pastello, gli
scandali: Bridgerton cattura lo spettatore portandolo, pur in
una storia d'epoca, in un mondo alla Gossip Girl, cellulari
esclusi. I protagonisti sono ricchi, attraenti e le loro storie
d'amore si intrecciano e provocano scompiglio a corte. La
misteriosa Lady Whistledown - di cui non conosciamo l'identità -
alimenta il suo giornale con questi segreti, divulgando fatti
privati. Ad ispirare la serie è la saga, pubblicata tra il 2000
e il 2016, scritta dall'americana Julia Quinn e composta da otto
romanzi (in Italia da Oscar bestseller), il primo dei quali 'Il
duca e io' è alla base della prima stagione.
La storia si svolge tra il 1813 e il 1827 nella London of the
Regency, un'epoca di eccessi per l'aristocrazia britannica, con
tutto quello che consegue in tema di costumi, arredi, feste
sfarzose. E racconta le storie degli otto figli dei visconti
Bridgerton: il primogenito Anthony, poi Benedict, Colin, Daphne,
Eloise, Francesca, Gregory e la piccola Hyacinth. In questa
prima stagione seguiamo Daphne Bridgerton, interpretata da
Phoebe Dynevor, la primogenita in età da marito. Bridgerton è
una delle prime serie frutto degli accordi inclusivi varati di
recente a Hollywood per rendere il cinema più egualitario, nei
temi trattati e nella scelta degli attori, alla faccia degli
anacronismi. Mentre il ruolo di Daphne Bridgerton è stato
affidato a un'attrice bianca, altri personaggi sono interpretati
da persone di colore e ai più alti livelli della scala sociale.
Ecco così che è nera la regina Charlotte (Golda Rosheuvel) e il
bel duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page, originario
dello Zimbabwe.
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