Una raccolta ragionata di temi e
parole chiave del presente per risvegliare l'immaginazione
politica. E' 'Dalla Catastrofe alla Speranza. Un alfabeto
politico della vita offesa' (Antonio Mandese editore, collana
Quarto Stato, 18 euro, 168 pagine), dello storico della
filosofia Alfonso Musci.
Il volume, in libreria dal 31 agosto, è un saggio atipico,
strutturato come una raccolta di 136 esercizi di pensiero
storico-critico che fanno capo ai temi e alle parole chiave del
presente. Il sottotitolo, 'Un alfabeto politico della vita
offesa', è un esplicito riferimento alla "vita offesa" dei
Minima Moralia di Adorno per indicare le nuove 'offese' -
biologiche, etiche, culturali e sociali - del nostro tempo e tra
esse la più grave: l'incapacità di vedere molte cose di cui
sarebbe facile accorgersi, se solo la nostra attenzione non
fosse dominata da cattive abitudini linguistiche e mentali che
rendono controintuitiva (nuovo analfabetismo) la verità sulla
nostra condizione.
Passando per le eterotopie di Foucault,
la trasformazione molecolare di Gramsci, l'allostoria di P.K.
Dick, il pensiero ambientalista di Elias Canetti, gli argini di
Machiavelli, Musci traccia una riflessione composita sulle
derive rischiose del nostro presente. Per uscire dalla bottiglia
la mosca - metafora dell'uomo secondo Raffaele La Capria - deve
saper vedere la bottiglia dall'esterno, cioè intuire il sistema
complessivo, andare oltre l'apparenza ingannevole delle cose.
Il saggio si offre come uno strumentario per esercitarsi a
guardare al di là del collo di bottiglia in cui siamo
imprigionati e costruire autonomamente e con spirito critico
nuove strade del pensiero e dell'azione politica.
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