di Ida Bini
Vivere viaggiando è il sogno di
molti, una scelta affascinante ma decisamente coraggiosa e
impegnativa. Filippo Buscaroli, 32enne di Imola, lo ha
realizzato: nel 2014 ha lasciato il suo lavoro di giornalista e
copywriter ed è partito per l'Australia con un biglietto di sola
andata e pochi soldi in tasca. Da quel viaggio ha capito che la
sua casa sarebbe stato il mondo e che quella che doveva essere
soltanto un'avventura si stava trasformando nel suo stile di
vita. Lo racconta nel libro "Wanderlust. Nati per viaggiare",
che presenterà il 15 ottobre alla fiera internazionale del
turismo di Rimini, TTG Travel Experience, in programma dal 13 al
15 ottobre. L'autore ci accompagna nei suoi viaggi e nelle sue
avventure, condivise con la moglie Giada, spiegando cosa fare a
chi si sente affetto dalla "sindrome di Wanderlust", cioè da
quell'irrefrenabile voglia di viaggiare e di scoprire posti mai
visti e incontrare tutte le persone del mondo. "Wanderlust" è
una parola tedesca che indica il desiderio di libertà,
l'inquietudine che spinge a partire, a esplorare, a scoprire il
mondo e a viaggiare in luoghi esotici ma anche in posti vicino a
casa che destino sempre curiosità e stupore. Il libro, nato come
desiderio di immortalare le emozioni, i pensieri e le immagini
on the road, è una guida ricca di spunti e di consigli con testi
correlati da mappe, dedicata non solo a chi ama viaggiare ma
anche a chi sogna di cambiare vita e non sa da dove iniziare.
L'autore spiega con il proprio esempio come fare il primo passo
per superare la linea immaginaria e andare oltre il confine;
come mettere in gioco tutto per inseguire il proprio sogno di
girare il mondo. Pubblicato su Amazon e pubblicizzato sui
social, il volume racchiude i primi due anni e mezzo di viaggi
dell'autore: dall'Australia alle Hawaii che gli hanno rubato il
cuore; dalla California alla natura vergine della Tasmania che
lo ha profondamente sorpreso e all'incontro con i Lanikai in
Colombia, che lo ha incuriosito e gli ha scombinato i piani.
Parla dei luoghi dove ha lavorato: in Australia, in Canada e
negli Stati Uniti; racconta anche di disavventure e sacrifici,
che lo hanno messo alla prova ma che gli hanno dato la
consapevolezza di poter veramente vivere viaggiando. Nel libro
spiega anche come è riuscito a mantenersi in questi anni di
viaggi: ha lavorato per diverse stagioni come gestore di un
albergo finché si è imbattuto, quasi per caso, in un piccolo
villaggio alle isole Figi; da quel momento ha deciso di
sviluppare il turismo nelle aree più remote, supportando le
comunità locali. Oggi ha una sua agenzia di viaggi online e vive
da nomade digitale.
L'appuntamento per la presentazione del libro è il 15 ottobre,
dalle 13.45 alle 14.30, sul palco della BeActive Arena -
Padiglione A4 della Fiera di Rimini all'evento "Wanderlust, la
febbre del viaggio".
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