(di Mauretta Capuano)
E' quasi tutto pronto a Villa Giulia
per la finale, l'8 luglio, del Premio Strega 2021. Il tavolo
della giuria e la mitica lavagna dove vengono segnati i voti,
spostati nel 2020 per la pandemia sulla balconata del Ninfeo,
dove il premio si è svolto dal 1953 al 1962, tornano nella
tradizionale location degli ultimi anni, nel giardino. Ma anche
in questa seconda edizione straordinaria del più ambito
riconoscimento letterario italiano non ci potrà essere il
pubblico consueto, a causa delle restrizioni sanitarie.
E sarà duello tra Emanuele Trevi con 'Due vite' (Neri Pozza),
dato per superfavorito, e Donatella di Pietrantonio con 'Borgo
Sud' (Einaudi) che, alla vigilia della serata finale, condotta
in diretta su Rai3 da Geppi Cucciari, si scambiano battute
amichevoli. "C'è stato un mutuo soccorso nelle tappe del tour
che abbiamo fatto. Ho perso un dente e lo ho fatto vedere a
Donatella. E ho il fuoco di Sant'Antonio" dice Trevi, già vicino
alla vittoria dieci anni fa con 'Qualcosa di scritto' (Ponte
alle Grazie), alludendo al fatto che la scrittrice è dentista
pediatra e al fatto che lui non arriva in gran forma alla
finale. "La gara mi piace farla. Ho una disposizione d'animo
migliore dell'altra volta. E' più bello" ma, aggiunge: "non dire
gatto fino a che non ce l'hai nel sacco. Potrei anche arrivare
quinto" scherza con l'ANSA lo scrittore che guida la cinquina e
per un momento, alla prima votazione, aveva creduto davvero di
essere quinto.
Sorridente Donatella Di Pietrantonio dice all'ANSA "sono serena,
è l'unico modo per sopravvivere". Primatista del tour della
cinquina partito il 22 giugno, del quale non ha perso una data,
la Di Pietrantonio spiega: " Per me che vivo in provincia il
tour è servito a sfatare l'ideologia intorno allo Strega che
vuole rivalità e coltellate tra gli autori. E' stata
un'esperienza bellissima, tappa per tappa abbiamo costruito
delle relazioni, anche nella fragilità, come quando Trevi mi ha
consegnato il suo dente incartato in un tovagliolo di carta. Non
ci siamo fatti del male". Tre le donne in cinquina: oltre alla
Di Pietrantonio, Edith Bruck che con 'Il pane perduto' (La nave
di Teseo) ha vinto lo Strega Giovani 2021 e la più giovane
Giulia Caminito con 'L'acqua del lago non è mai dolce'
(Bompiani), che è anche autrice di una ricerca sulla presenza
delle donne alle finali dello Strega, dal '47 a oggi. "La
presenza delle donne è molto ondeggiante. E' aumentata dagli
anni '70 ed è cresciuta ulteriormente dagli anni Novanta. Adesso
le donne in giuria sono il 50%. E' stato interessante fare
questo studio, seguire le donne è stato come seguire il filo
rosso di come è cambiato il premio. Quest'anno la presenza di
tre donne non credo sia una risposta all'anno scorso dove in
cinquina c'era solo Valeria Parrella. C'è stato un cambiamento
profondo in questi anni" spiega la Caminito. "Spero che questa
sempre maggiore presenza delle donne si mantenga nel tempo e che
sia il riflesso di un cambiamento nella società". "Le donne non
solo hanno sempre partecipato ma sono state apprezzate"
sottolinea la Bruck che è stata la più assente al tour. "Mi è
dispiaciuto molto, ma ho 90 anni. Posso dire che non è vero che
ci mangiamo a vicenda e spero di vedere ancora i componenti
della cinquina" ha sottolineato la scrittrice. Andrea Bajani
tra i cinque con 'Il libro delle case' (Feltrinelli) ci tiene a
dire che "le tre scrittrici sono in finale perchè hanno scritto
tre bei libri" e sottolinea che per lui, che da due anni vive a
Huston, in Texas, le tappe del viaggio con la cinquina sono
state un tour accelerato dell'Italia come quelli di Elio e le
Storie Tese a Sanremo".
Mentre per Trevi "è un fuoco fatuo come argomento quello della
presenza delle donne allo Strega. Due esempi supremi dell'uso
della lingua italiana sono Elsa Morante e Anna Maria Ortese. La
creatività è anche la rinuncia al sesso contrario".
La tensione per la votazione dell'8 luglio al momento sembra
assente nell'incontro a Villa Giulia di oggi dove il presidente
della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine, ha presentato una
ricerca su cosa leggono i frequentatori delle biblioteche,
realizzata in collaborazione con la Federazione Unitaria
Italiana Scrittori, che vede Elena Ferrante in cima alla
classifica degli autori più gettonati.
"Per me sarà una serata divertente, per loro meno" dice la
Cucciari che è "una lettrice appassionata e ama la carta". "Sarò
una compagna di viaggio. Non voglio essere irriverente. So anche
stare zitta e ascoltare". L' augurio è "di poter tornare qui nel
2020 senza restrizioni" sottolinea Giuseppe D'Avino , presidente
Strega Alberti Benevento. In attesa del vincitore, il direttore
della Fondazione Bellonci , Stefano Petrocchi, sottolinea che i
libri in cinquina stanno scalando le classifiche". A presiedere
il seggio sarà Sandro Veronesi, vincitore dell'edizione 2020 del
premio.
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