(di Patrizia Vacalebri)
MATTEO GUARNACCIA - MALA MODA: COME
LO STILE DEI CATTIVI SOGGETTI HA INFLUENZATO IL COSTUME
(Milieau Edizioni, 144 pp, euro17,90) - Lo stile dei
malavitosi, dei gangstar, dei cattivi in generale, ha da
sempre influenzato le mode della società contemporanea. Una tesi
ampiamente dimostrata nell'ultimo saggio dello storico del
costume Matteo Guarnaccia, intitolato appunto "Mala moda: come
lo stile dei cattivi soggetti ha influenzato il costume",
arrivato in questi giorni nelle librerie per Milieu Edizioni.
"Essere o sembrare loschi rappresenta la nuova idea di
coolness, tra teste rasate, esibizione di tatuaggi da colonia
penale, tutine da arresti domiciliari, sneakers senza calze,
cani aggressivi usati come accessorio" scrive l'autore. Nel
libro Guarnaccia ricostruisce, accompagnandola con divertenti e
dettagliate illustrazioni, la storia, il rapporto fra la
malavita e le tendenze della moda. I villain e le loro scelte di
stile occupano un posto d'onore nella cultura popolare. Che si
tratti di "nostalgia del fango", la fascinazione della classe
media per la vita dei bassifondi, o piuttosto di un atto di
sfida verso il potere in abito borghese, tra feticismo per gli
accessori e culto della virilità, il ghetto è diventato "la
location ideale del giovane consumatore medio di moda, un
turista in gita nella marginalità". Dalla strada ai negozi di
tendenza, il passo è breve.
Precedute da un'ampia introduzione storica, 70 tavole
inedite passano in rassegna l'evoluzione dello stile criminale
nel corso dei secoli, dai pirati ai briganti, dai gangster
americani ai teddy boys inglesi, fino alle figure che più da
vicino hanno influenzato l'immaginario contemporaneo. Dal
cappotto a doppio petto all'anello di diamanti di Al Capone,
dalle tute in acrilico alle maglie sportive numerate, Guarnaccia
racconta scelte di stile famigerate, ma esplora anche i
retroscena nascosti dietro capi d'abbigliamento ormai d'uso
comune, e traccia un peculiare inventario illustrato dei cattivi
soggetti. "In questo libro troverete una veloce galleria
transcontinentale degli stili devianti più fortunati, dal
medioevo a oggi, quelli che hanno provocato fremiti a un
pubblico morigerato e benpensante, a cui l'appartenenza sociale
ha garantito una rassicurante distanza di sicurezza dai guai e
dalle miserie delle vite sbagliate".
Nato nel 1954, artista e storico del costume, Guarnaccia è
una delle figure di riferimento della cultura visionaria
contemporanea, fin dagli anni Settanta. Organizzatore di mostre
ed eventi internazionali, insegna Fashion Design alla Naba di
Milano. Ha scritto e illustrato oltre trenta saggi, tra cui:
Pirati, David Bowie Play Book, Ribelli con stile, Sciamani,
Fiorucci, Il grande libro della Psichedelia. Con Elfo ha scritto
e disegnato l'almanacco Quelli che Milano, divenuto ormai un
classico.
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