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ANSA/ Mala moda, l'abito del cattivo fa tendenza

ANSA/ Mala moda, l'abito del cattivo fa tendenza

Matteo Guarnaccia e l'nfluenza dello stile da malavitoso

ROMA, 01 giugno 2021, 14:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Patrizia Vacalebri) MATTEO GUARNACCIA - MALA MODA: COME LO STILE DEI CATTIVI SOGGETTI HA INFLUENZATO IL COSTUME (Milieau Edizioni, 144 pp, euro17,90) - Lo stile dei malavitosi, dei gangstar, dei cattivi in generale, ha da sempre influenzato le mode della società contemporanea. Una tesi ampiamente dimostrata nell'ultimo saggio dello storico del costume Matteo Guarnaccia, intitolato appunto "Mala moda: come lo stile dei cattivi soggetti ha influenzato il costume", arrivato in questi giorni nelle librerie per Milieu Edizioni.
    "Essere o sembrare loschi rappresenta la nuova idea di coolness, tra teste rasate, esibizione di tatuaggi da colonia penale, tutine da arresti domiciliari, sneakers senza calze, cani aggressivi usati come accessorio" scrive l'autore. Nel libro Guarnaccia ricostruisce, accompagnandola con divertenti e dettagliate illustrazioni, la storia, il rapporto fra la malavita e le tendenze della moda. I villain e le loro scelte di stile occupano un posto d'onore nella cultura popolare. Che si tratti di "nostalgia del fango", la fascinazione della classe media per la vita dei bassifondi, o piuttosto di un atto di sfida verso il potere in abito borghese, tra feticismo per gli accessori e culto della virilità, il ghetto è diventato "la location ideale del giovane consumatore medio di moda, un turista in gita nella marginalità". Dalla strada ai negozi di tendenza, il passo è breve.
    Precedute da un'ampia introduzione storica, 70 tavole inedite passano in rassegna l'evoluzione dello stile criminale nel corso dei secoli, dai pirati ai briganti, dai gangster americani ai teddy boys inglesi, fino alle figure che più da vicino hanno influenzato l'immaginario contemporaneo. Dal cappotto a doppio petto all'anello di diamanti di Al Capone, dalle tute in acrilico alle maglie sportive numerate, Guarnaccia racconta scelte di stile famigerate, ma esplora anche i retroscena nascosti dietro capi d'abbigliamento ormai d'uso comune, e traccia un peculiare inventario illustrato dei cattivi soggetti. "In questo libro troverete una veloce galleria transcontinentale degli stili devianti più fortunati, dal medioevo a oggi, quelli che hanno provocato fremiti a un pubblico morigerato e benpensante, a cui l'appartenenza sociale ha garantito una rassicurante distanza di sicurezza dai guai e dalle miserie delle vite sbagliate".
    Nato nel 1954, artista e storico del costume, Guarnaccia è una delle figure di riferimento della cultura visionaria contemporanea, fin dagli anni Settanta. Organizzatore di mostre ed eventi internazionali, insegna Fashion Design alla Naba di Milano. Ha scritto e illustrato oltre trenta saggi, tra cui: Pirati, David Bowie Play Book, Ribelli con stile, Sciamani, Fiorucci, Il grande libro della Psichedelia. Con Elfo ha scritto e disegnato l'almanacco Quelli che Milano, divenuto ormai un classico.
   

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