(dell'inviata Mauretta Capuano)
"Non è banale dire
che se l'Italia ospite d'onore a Francoforte 2024 era una
scommessa, la abbiamo vinta. Basta vedere lo stupore, la
sorpresa del trovarsi dentro a questa Piazza italiana e tutto
attorno scoprire mostre, la Treccani che diventa futuro,
Machiavelli di cui anticipiamo i 500 anni dalla composizione de
'Il Principe'. Noi abbiamo colto in questo anno di cammino tanta
voglia di Italia e credo che siamo riusciti a rappresentarla al
meglio, a soddisfare questa voglia di Italia". Lo dice all'ANSA
Mauro Mazza, commissario straordinario del governo per Italia
ospite d'onore alla Buchmesse, in un primo bilancio alla vigilia
della chiusura, domani, della Fiera del Libro di Francoforte. "I
confronti, i dibattiti tutti seguitissimi, alcuni più, alcuni
meno, dipendeva dal fascino di un autore o di un tema rispetto
agli altri", sottolinea Mazza.
"So anche che l'essenza della Buchmesse di Francoforte è
l'aspetto economico - spiega il commissario straordinario -, è
il rapporto tra addetti ai lavori. Quello è il cuore, però un
cuore che pulsa al massimo grazie a quello che ci hai costruito
intorno e noi abbiamo fatto volume da questo punto di vista.
Creando queste cose belle abbiamo accentuato l'interesse per le
nostre cose e l'effetto positivo si misura a lavori fatti nei
prossimi mesi e anni, ma già nelle settimane e mesi precedenti
si sono moltiplicate le traduzioni. L'interesse per la
letteratura italiana è aumentato solo con l'effetto annuncio".
"Nel nostro Padiglione, non so dire in passato, ma so di
avere accolto con i miei collaboratori, decine di delegazioni
tedesche e di tanti altri Paesi, anche ad alto livello di
rappresentanza ministeriale o di ambasciate, venute a vedere il
Padiglione Italia - prosegue -. Questa è una cosa bellissima,
positivissima. La rappresentazione che ho cercato di dare grazie
all'architetto Boeri è quella della cultura alta della nostra
storia che incontra la tradizione popolare. La musica che
intervallava con eleganza tra un dibattito e l'altro con le
musiche di Morricone e quelle di Battisti era un filo conduttore
che legava alto e basso. Questo è stato apprezzatissimo".
"Per quanto riguarda i concerti, stasera avremo Il Volo -
sottolinea ancora Mazza -. Abbiamo avuto l'Orchestra dell'Arena
di Verona che ha fatto Giacomo Puccini. Il concerto di Ambrogio
Sparagna che è stato un trionfo all'Alte Oper con gente che
ballava e cantava, anche i tedeschi, i versi finali della Divina
Commedia 'l'amor che muove il sole e le altre stelle'. Non
capiterà più all'Alte Oper che è il tempio della musica seria a
Francoforte. Siamo stati italiani, abbiamo rappresentato
l'Italia che è questa. Siamo stati apprezzati per questo. Sono
molto soddisfatto".
Degli incontri paralleli della Fiera, organizzati dagli
editori tedeschi e dal Pen Berlin a cui hanno partecipato, dopo
le polemiche per l'assenza di Roberto Saviano dalla delegazione
ufficiale, tanti nostri autori, a partire proprio dall'autore di
Gomorra, Mazza dice: "La Buchmesse è un luogo di libertà e
questa libertà la abbiamo manifestata come italiani a tutti i
livelli. Se alcuni hanno scelto di autorappresentarsi è una loro
scelta che rispettiamo. Sarebbe stato meglio se avessero
accettato l'invito arrivato tempestivamente o anche tardivamente
per rappresentare l'Italia nel gruppo della delegazione
italiana. Hanno scelto diversamente".
Certo è, per il commissario straordinario, che "quello che
abbiamo rappresentato aumenta l'amore per l'Italia, l'interesse
per l'Italia. Basta pensare alla mostra su Pompei tra passato e
presente curata da Massimo Osanna, Luisa Catoni e Luigi Gallo.
Alcuni quasi commossi hanno detto: 'io non sono stato mai a
Pompei, forse non ci andrò mai, ma io sono a Pompei. Quetso
abbiamo cercato di fare".
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