Un inno alla natura, alla bellezza
delle meraviglie create da Dio, espressione di fede ma anche
specchio di uno schema culturale di lettura del mondo del 1200.
Il Cantico delle Creature del santo povero gettò le basi per le
ricerche scientifiche dell' Ordine religioso che da Assisi
diffuse ovunque la sua testimonianza, tanto attuale verso i temi
del rispetto dell' ambiente da aver ispirato Papa Bergoglio per
l' Enciclica Laudato Si'.
La copia più antica di quel testo fondamentale considerato
tra i primi scritti poetici in italiano volgare è in mostra per
la prima volta a Roma a 800 anni della sua stesura - che si
celebreranno nel 2025 - con altre 93 opere del Fondo Antico
della Biblioteca comunale della città del Santo, a Palazzo
Braschi, a Roma, conservate nel Sacro Convento. ''Laudato sie:
Natura e Scienza, l' eredità culturale di Frate Francesco'',
ospitata fino al 6 gennaio prossimo a Palazzo Braschi e
organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro
Convento di Assisi, l'Italian Academy Foundation e
l'Associazione AntiquaÉ, svela il mondo culturale e scientifico
francescano attraverso rari e preziosi manoscritti medievali e
testi a stampa antichi, lo sviluppo del sapere tra riflessione
teologica ed elaborazione scientifica basato sull' ingegno, le
letture, lo studio e la ricerca custoditi per secoli nella loro
biblioteca preziosa.
Nelle nove sezioni dell' esposizione, i testi consentono di
cogliere aspetti inediti della cultura dell'Ordine, come
l'ampiezza della riflessione filosofica e teologica, l'
attenzione all'universo e l'apertura al mondo. La metafora
dell'albero, nella terza sala, espressa dall'opera di Isidoro di
Siviglia Etymologiarum opus, Venezia 1483 - rimanda appunto alle
radici delle parole del Cantico di Frate Sole, per risalire il
tronco della riflessione francescana, fino ai rami e alle foglie
dell' albero della conoscenza. ''La cultura moderna ha spesso
scelto tra i suoi fondamenti l'affermazione dell'uomo, rispetto
a Dio, al creato, alla donna, ad altri esseri umani - ha
osservato padre Marco Morini, Custode del Sacro Convento di
Assisi -.Francesco, invece, è maestro nello scoprire che la
grandezza di ognuno è nell'essere parte unica e insostituibile
di questa grande orchestra che è il mondo. Celebrare gli 800
anni del Cantico di Frate Sole e il sapere che da questo nei
secoli è promanato, sia dunque fermento per sviluppi culturali,
scientifici e tecnologici che non solo rispettino l'integrità
del Creato e della vita umana, ma che li promuovano in maniera
sapiente ed efficace".
Il linguaggio multimediale e l' immersività guida il
visitatore nel percorso espositivo dallo studio della Bibbia e
delle opere filosofiche antiche che favorì lo sviluppo di una
visione complessiva del significato della natura e del ruolo
dell'uomo nell'universo, contribuendo alla speculazione
filosofica e alla scienza del loro tempo, cercando un modello
universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della
realtà. In questo senso, la Biblioteca Universale
sacro-profana, Venezia 1701, del frate minore conventuale
Vincenzo Coronelli, seppur incompleta, si può considerare la
prima grande enciclopedia in lingua italiana. La sezione Sora
luna e le stelle illustra l'astronomia e le altre scienze,
matematica, chimica, medicina, fisica, con i manoscritti più
antichi manoscritti che testimoniano, ad esempio, l'influenza
delle teorie aristoteliche sui maestri delle università
medievali, tra i quali molti dotti francescani. Anche il sapere
alchemico è documentato: nonostante i divieti ecclesiastici,
molti componenti illustri dell' Ordine ne furono affascinati. "A
distanza di secoli e in un contesto culturale profondamente
mutato - ha osservato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri - è
ancora possibile trarre insegnamento dall'esperienza di
Francesco e dei suoi seguaci, che anzi risuona in un modo
particolarmente pregnante in un'epoca in cui i temi
dell'ambiente e della sostenibilità sono tornati prepotentemente
al centro del dibattito pubblico''. Dopo Roma la mostra riaprirà
nelle sale del Sacro Convento di Assisi il 7 aprile 2025 per
restarvi fino al 12 ottobre.
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