UMBERTO MATINO, LA CATTIVA TERRA
(SEM, PP. 288, EURO 18)
Umberto Matino torna con il poliziesco on the road "La
cattiva terra", disponibile dal 24 settembre, per i tipi di Sem.
L'autore di Schio sceglie il Nordest come sfondo: al centro del
nuovo romanzo una "terra dell'industria diffusa e del nuovo
benessere" in cui "c'era chi non aderiva all'etica del lavoro,
ma cedeva alla smania del denaro".
I personaggi si muovono fra strade nebbiose: "Il luogo
dell'incidente era noto per essere uno degli anfratti più umidi
e gelidi dell'Altovicentino. Il sole che avrebbe dovuto
riscaldarlo stava sorgendo a fatica, avvolto com'era dalle brume
del mattino. Gli alberi tutt'intorno erano ricoperti da una
lieve patina ghiacciata e la temperatura dell'aria ricordava da
vicino quella delle celle mortuarie dell'obitorio".
Protagonisti due investigatori, Giovanni Piconese e Giacomo
Zanella, il cui compito sarà far luce su una vicenda di rifiuti
tossici. Piconese, riflessivo e pacato, ha un intuito
infallibile come il leggendario Maigret e capisce al volo le
persone. L'autore immortala la coppia di colleghi, Zanella e
Piconese, anche nei momenti di relax con scene che stemperano la
tensione ed ecco quindi Zanella addentare gustosi krapfen di cui
è ghiottissimo.
Portare a galla la verità non sarà facile, il caso si
presenta intricato fin da subito e "via via che l'aria si
riscaldava, l'intera zona era ammorbata da un miasma tremendo"
che fuoriesce dal cassone di un autocarro. Matino ricorre anche
al dialetto e a dialoghi efficaci:"L'omo spussava da sigaro: el
saveva de toscàn... Me son domandà se i xera morosi, ma no
credo, no i se vardava neanca in faccia e i se dava del lei."
Tra le altre pubblicazioni di Matino, "I Rossi", "Giallo
Palladio", "Storia degli Uscocchi", "Cimbri, vicende, cultura,
folclore".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA