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Alice, 'Battiato tirava fuori il meglio delle persone'

Alice, 'Battiato tirava fuori il meglio delle persone'

A Mantova con il libro L'unica via d'uscita è dentro

MANTOVA, 08 settembre 2024, 16:06

Redazione ANSA

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(dell'inviata Mauretta Capuano) Una specie di diario, un memoir in cui i ricordi sono scanditi dal "cantare, cercare ispirazione, comporre, cercare altre cose da cantare e ancora cantare". Alla soglia dei 70 anni Alice si racconta nel libro 'L'unica via d'uscita è dentro' (Rizzoli Lizard), accompagnato da foto non solo professionali o ufficiali ma anche personali, scovate negli archivi con l'aiuto di Francesco Messina, suo compagno da 40 anni. "Scrivere un libro è tutto un altro pianeta rispetto alle canzoni, perché ti rivolgi all'interlocutore in maniera diversa.
    È stata un'esperienza molto difficile, perché mi sono trovata davanti alla difficoltà di andare oltre quello che è la mia competenza" dice all'ANSA Alice al suo arrivo al Festivaletteratura di Mantova che si conclude oggi, 8 settembre, con la Premio Nobel per la Pace 2021 Maria Ressa in videocollegamento.
    "Dammi la mano amore, uno dei miei testi di media lunghezza, non supera le settecento battute, spazi tra le lettere compresi: praticamente meno di un terzo di paginetta di un qualsiasi libro che potreste avere sul comodino" racconta Alice che non si è fermata di fronte alla sfida di cimentarsi "con una distanza ben maggiore". "La cosa che mi ha più colpita è che ci sono eventi, persone che nel tempo non sono più presenti in te e invece tutto è sempre lì. Bisogna trovare la chiave per riaprire quella finestra, quella porta. Il nostro vissuto è sempre presente" racconta l'artista, nome d'arte di Carla Bissi, nata il 26 settembre 1954 a Forlì, tra le voci più raffinate della canzone italiana. Dall'esordio giovanissima negli anni Settanta all'incontro con Franco Battiato fino alla vittoria del Festival di Sanremo nel 1981 con Per Elisa e al successo internazionale conquistato senza mai rinunciare alla propria idea di musica libera, "non ho avuto scampo, ho seguito quello che sentivo fosse il percorso giusto. La mia famiglia, in particolare mia madre, mi ha aiutata molto ad avere fiducia in me stessa".
    Inevitabile, e lo dice anche lei, l'associazione con Franco Battiato. "Un incontro animico, di compatibilità. È stata per me una persona estremamente importante su vari piani, mi ha dato fiducia come compositrice e autrice" racconta Alice. "Lo incontrai proprio per chiedergli se aveva un senso per me continuare a scrivere o se era meglio lasciar perdere. Così è nata la nostra collaborazione e grazie a lui ho cominciato a cantare le mie canzoni, quelle che scrivevo, e poi ne abbiamo scritte tante insieme che hanno avuto molta fortuna. Siamo diventati amici, abbiamo condiviso tante cose. Riusciva sempre a tirare fuori il meglio delle persone. La sua qualità era questa.
    Era sempre disponibile, condivideva. La sua vibrazione chiamava automaticamente chi gli stava vicino a trovare il meglio di se.
    Una cosa fantastica" racconta Alice. Con Battiato, Alice ha condiviso anche il desiderio di cercare oltre l'apparenza. "Noi non sappiamo niente della vita, è un grandissimo mistero. Siamo molto più collegati di quanto immaginiamo".
    Il Festival di Castrocaro, Sanremo Giovani, la Gondola d'Argento, autrice di testi, cantautrice quando era difficile per una donna diventarlo, Alice pensa "che oggi siano migliorate le cose. Ci sono tante ragazze che scrivono, che fanno la loro musica in Italia, negli Usa. Al mio tempo c'erano poche perle rare". Come festeggerà il compleanno? "Dal trentesimo anno ho smesso di festeggiare compleanni perché è coinciso con il funerale di mio padre". A novembre Alice riprenderà nei teatri il tour iniziato a luglio, Master Songs. "Ho scelto le canzoni che ritengo più significative per me e soprattutto in questo preciso momento storico che stiamo vivendo che in generale è molto complicato e difficile per tutta l'umanità. Anche se non abbiamo la guerra in casa, viviamo una situazione di grande caos. L'essere umano si è allontanato da se stesso, abbiamo perso qualche cosa e lo dobbiamo ritrovare". Nel repertorio di Master Songs c'è anche "una poesia di Pierluigi Cappello, morto recentemente purtroppo. Eravamo amici, avevamo un progetto di fare dischi insieme. Non ci siamo riusciti, ma prima che lui se ne andasse via sono riuscita a musicare una poesia che canterò in questo tour, si chiama Inniò che vuol dire pressapoco in nessun dove" Per Elisa? "È stata un momento spartiacque, una canzone dirompente, di grandissima qualità. Non può mancare" dice con quella sua speciale risata.
   

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