FRANCO ARMINIO E GUIDALBERTO
BORMOLINI, ACCORGERSI DI ESSERE VIVI (PONTE ALLE GRAZIE, PP 144,
EURO 14,00). Dall'incontro tra il poeta e paesologo Franco
Arminio e Guidalberto Bormolini, che si è consacrato alla vita
religiosa e alla meditazione dopo aver fatto in gioventù il
falegname e il liutaio, è sbocciata l'idea di scrivere insieme
un libro, Accorgersi di essere vivi, che esce il 27 agosto per
Ponte alle Grazie. È un breviario per chi ha perso la via, in
cui con uno stile lirico e coinvolgente i due autori ci guidano
in un viaggio alla scoperta non tanto del mondo, ma di noi
stessi nel mondo.
Il ragionare poetico di Arminio si interseca con le
riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso
di spiritualità e poesia, che aiuta a ritrovare il senso perduto
della vita. In un mondo frenetico e competitivo ci dimentichiamo
di essere vivi.
"Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi
non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute
del pianeta, ma è anche un'implacabile assicurazione
sull'infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono
piene di depressione e solitudine" affermano gli autori.
Arminio, autore di libri come Terracarne e Canti della
gratitudine, ideatore e promotore di numerose iniziative contro
lo spopolamento delle aree interne del nostro paese e Bormolini
che è laureato in Teologia e ha lavorato alla ricostruzione del
borgo 'Tutto è vita', un villaggio abbandonato che è stato
trasformato in un luogo di cura integrale, cercano di tracciare
un nuovo sentiero. Una via dove la parola è una risorsa antica a
disposizione di tutti, per chi desidera ritrovare un senso di
comunione più ampio e profondo con l'umanità. Imparare dalla
sofferenza, fare nuove tutte le cose, spiccare il volo, cogliere
la meraviglia del mondo.
"Vuoi che il mondo cambi? Smetti di gridare la tua rabbia,
inizia a cantare la tua canzone d'Amore, e forse parteciperai
alla ri-creazione del mondo" dicono gli autori.
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