(di Ezio De Domenico)
VITO TENORE, 'LA COSTITUZIONE
TRADOTTA NELLE LINGUE E NEI DIALETTI REGIONALI ITALIANI'
(EDIZIONI ANICIA, PP. 712, 30,00 EURO)
Un'iniziativa significativa per avvicinare ancora di più la
gente comune alla Costituzione ed al suo messaggio di unità e
fratellanza: i 169 articoli della Legge fondamentale dello Stato
sono stati tradotti nei dialetti dei capoluoghi di regione del
nostro Paese ed in due lingue di minoranza, perché tali sono
considerate a livello normativo, il sardo ed il friulano,
raccolti in un volume, pubblicato dall'Editoriale Anicia, che si
caratterizza per curiosità e spunti di riflessione.
Il libro è a cura di Vito Tenore, presidente di Sezione della
Corte dei Conti in servizio nella Sezione giurisdizionale della
Lombardia, che si è avvalso della collaborazione di 22 colleghi
in servizio nelle varie sedi regionali. Insieme a loro un ruolo
fondamentale per la traduzione degli articoli della Costituzione
è stato svolto da un gruppo di appassionati ed esperti in lingue
e dialetti regionali.
Nel volume sono pubblicati anche due QR-code che consentono
l'ascolto della Costituzione in lingua italiana e in una
versione multidialettale.
"Abbiamo voluto declinare la Costituzione, salvaguardandone
l'unicità - spiega Vito Tenore - e l'abbiamo adattata alla
musicalità che c'è dietro ogni dialetto ed ogni lingua di
minoranza. Un'operazione che ha consentito di recuperare tante
peculiarità del territorio e che ha avuto anche lo scopo di
avvicinare la nostra meravigliosa Costituzione a fasce di
popolazione culturalmente meno attrezzate. Abbiamo intenzione di
proporre il volume anche nelle scuole per coinvolgere i nostri
ragazzi. Magari il dialetto può aiutare a comprendere meglio e
rendere più appetibili alcuni passaggi tecnici della Carta. Un
messaggio che serve anche a sottolineare l'unità del nostro
Paese sancita proprio dalla Costituzione. La lettura di questo
volume permetterà anche di poter disporre di una sorta di menù
degustazione di tutti i dialetti dei capoluoghi di regione. Si
tratta quindi anche di una formidabile occasione per potere
conoscere ed apprezzare questa grande ricchezza italiana".
Una copia del volume è stata inviata, in occasione della
festività del 2 giugno, al presidente della Repubblica e alla
presidente del Consiglio. "Se loro vorranno - dice il giudice
Tenore - saremo ben lieti di potere discutere di questa
particolare chiave analitica della nostra Costituzione".
"Deve essere chiaro - dice ancora Tenore - che lo scopo di
questa pubblicazione non è quello di raggiungere un obiettivo di
frazionamento regionalistico e di esaltazione delle peculiarità
linguistiche locali. Abbiamo voluto perseguire, al contrario,
una più compiuta conoscenza della bellezza e dell'unicità della
nostra Carta costituzionale attraverso una suggestiva ed
evocativa lettura in chiave territoriale. Ed a questa finalità
se ne affianca una seconda: valorizzare la straordinaria
capacità delle lingue di minoranza e dei dialetti di esaltare le
caratteristiche storico-culturali dei popoli che li parlano, ma
anche e soprattutto rendere più plasticamente concetti che
possono apparire sovente complessi in italiano puro".
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