LAURA BUFFONI, UN GIORNO TI DIRÒ
TUTTO
(HARPERCOLLINS, PP 252, EURO 17,50)
Esordisce nella narrativa con la storia di una bambina di
buona famiglia che cresce in uno dei quartieri più malfamati di
Roma. E quella bambina è lei, l'autrice, Laura Buffoni, critica
e autrice di saggi e pubblicazioni sul cinema, che dal 2005
collabora con la casa di produzione Fandango, dove si occupa di
sviluppo e produzione di film e progetti televisivi.
Con il suo primo romanzo, 'Un giorno ti dirò tutto', che
arriva in libreria il 16 febbraio per HarperCollins, Buffoni
entra così a far parte di quel gruppo di scrittrici
contemporanee che hanno fatto della propria biografia, con i
suoi grandi traumi e le sue piccole gioie, letteratura.
Meditazione sul fallimento e su come sopravvivergli, con o senza
riscatto, la storia alterna pagine drammatiche e divertenti,
realismo e situazioni surreali.
Laura ha sei anni quando i suoi genitori decidono di
trasferirsi dal loro quartiere residenziale di Roma Nord al
Laurentino 38, a sud della capitale. Perché i loro figli devono
stare a contatto con la "vita vera", non devono "crescere nella
bambagia". Tra eroinomani che si trascinano sofferenti e
ragazzini delle medie pronti a squagliarti la faccia sulla
fiamma di una candela, Laura prova a mimetizzarsi, a cantare con
gli altri "Un due tre viva Pinochet". Ma dovrà pagare il conto
per quel tentativo di fingersi quello che non era. Anni dopo,
grazie a un documentario, scoprirà che fine hanno fatto i
persecutori che tanto l'avevano terrorizzata. Da lì potrà
ricostruire la sua storia e quella della sua famiglia, cercare
di capire da cosa viene quel senso di inadeguatezza che ancora
oggi, che ha un lavoro che le piace e una figlia che ama, non la
abbandona. La sensazione che ci sia ancora chi è pronto a
smascherarla e fargliela pagare.
Il romanzo sarà presentato il 21 febbraio alle 18 alla
Libreria Libraccio di Via Nazionale, a Roma, con l'autrice e
Mario Desiati, Veronica Raimo, Valerio Mastandrea e Valentina
Fois.
"Le dirò che la felicità non è un diritto, ma che è un
diritto di tutti cercarla sempre, in questo strano posto dove
siamo capitati per caso, per un terrificante, meraviglioso
errore del cosmo" racconta Laura Buffoni che è dottore di
ricerca in cinema ed arti e autrice tra l'altro del documentario
Ferrante Fever (2017) per la regia di Giacomo Durzi, prodotto
per Rai Cinema e Sky Arte e finalista ai Nastri d'argento come
miglior documentario.
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