ALESSANDRO MAMOLI, DREAM GAMES
(RIZZOLI, PP. 232, EURO 18)
Con uno stile vivace e divertente, che procede al ritmo di
una telecronaca o di un match elettrizzante, in Dream Games,
edito da Rizzoli, Alessandro Mamoli (Rho 1973), ex cestista
nell'Olimpia Milano ed ex allenatore di squadre giovanili di
basket, oggi giornalista e conduttore tv per Sky Sport, parla
della sua passione per il basket e passa in rassegna eroi e
partite leggendarie.
Mamoli apre il cassetto dei ricordi. Da ragazzo, nel 1986, si
incammina alla volta del PalaTrussardi di Lampugnano per
sostenere la squadra del cuore, l'Olimpia Milano. Ha con sé un
lenzuolo bianco dipinto a metà di rosso, e la faccia colorata di
tempera. Tra i suoi miti giovanili Mike D'Antoni, Dino Meneghin,
Robert Allen McAdoo. Ovviamente Larry Bird, The Legend, icona
dei Boston Celtics, e Magic Johnson.
Il basket, una ragione di vita per Mamoli, chiamato
affettuosamente Mamo da amici e colleghi. Da piccolo, racconta
nel libro, fece inchiodare un canestro a ogni parete delle case
di villeggiatura dove andava con la famiglia. Una passione
irrefrenabile che lo portava a giocare giorno e notte, con il
sole e con la pioggia. In palestra, ai giardini, e anche in
camera da letto contro il fratello. La domenica mattina restava
incollato al televisore per seguire le partite Nba su Italia 1,
divorava il settimanale Superbasket, imparava a memoria nomi e
statistiche. Nel 1988, durante un viaggio negli Stati Uniti,
andò a vedere il Great Western Forum, il campo di casa dei
Lakers. Lì, gironzolando nei corridoi, s'imbatte in Jerry West.
Dream Games è la lettura ideale per i fan della
pallacanestro, per chi popola i playground, per chi vuole
conoscere episodi, campioni e sfide epiche di questo sport.
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