LISETTA CARMI, I
TRAVESTITI-FOTOGRAFIE A COLORI (CONTRASTO, PP 160, 94
FOTOGRAFIE, EURO 39,00). A cinquant'anni dalla pubblicazione e a
pochi mesi dalla scomparsa dell'autrice torna 'I travestiti.
Fotografie a colori' di Lisetta Carmi, in libreria dal 9
dicembre per Contrasto con nella nuova edizione foto inedite a
colori ritrovate nell'archivio della fotografa nel 2017. Il
volume, fortemente voluto dalla Carmi, sarà presentato in
anteprima l'8 dicembre alla fiera della piccola e media editoria
'Più libri più liberi', alla Nuvola dell'Eur a Roma. Queste
immagini compongono un corpus ampio e completo che permette una
nuova lettura del lungo lavoro della fotografa, morta a luglio
2022, con la comunità dei travestiti di Genova.
"I travestiti svolgono un servizio sociale? Sono l'espressione
enfatizzata ed esasperata di un modo ormai superato (o in via di
superamento) di considerare la donna come un bene di consumo?
Sono l'avanguardia paradossale e contradditoria di un modo nuovo
di concepire (o di abolire) i ruoli assegnati all'uomo e alla
donna? O sono tutte queste cose insieme?" scriveva la Carmi.
A cura di Giovanni Battista Martini, il volume è arricchito dai
testi di Juliet Jacques, giornalista, scrittrice e attivista
per i diritti LGTBQ+ che ha raccontato in un memoir la sua
esperienza di transizione, dello scrittore e psichiatra Vittorio
Lingiardi e di Paola Rosina, che ricostruisce la storia del
libro edito nel 1972.
Alla fine del 1965, per la festa di Capodanno, Lisetta Carmi,
grazie a un amico viene invitata in una casa di travestiti che
vivevano e lavoravano nell'ex ghetto ebraico del centro storico
di Genova. La sera stessa comincia a fotografarli, dando inizio
a un'amicizia e a una frequentazione che prosegue fino al 1971.
L'anno successivo Sergio Donnabella, per la casa editrice
Essedì, creata appositamente per questa pubblicazione che aveva
ricevuto il no di altri editori, pubblica il libro 'I
travestiti', un albo rosa a metà tra libro d'arte e libro
inchiesta, esplicito tra durezza e sobrietà, con testi della
stessa Carmi e dello psicanalista Elvio Fachinelli e
impaginazione grafica di Giancarlo Iliprandi. Ma il lavoro
sull'identità sessuale racchiuso in quelle pagine sembra ai più
fin troppo spudorato e anche solo la scelta del titolo, che
rivela una presa di posizione inaccettabile, provoca scandalo.
Molte librerie si rifiutarono di venderlo, così il volume
diventò un caso editoriale e uno scandalo alla morale
dell'epoca. Contrasto ora pubblica il lavoro inedito e
imperdibile con una selezione di 94 immagini in cui la fotografa
racconta in modo intimo e partecipe la vita dei travestiti e,
attraverso di essi, si interroga anche sul ruolo che la società
vuole imporre loro. Carmi sfrutta la potenza comunicativa del
colore per fare emergere la verità, attraverso la concreta
fisicità dei suoi soggetti. La ricerca della verità è suprema
linea guida di tutta la sua pratica fotografica. Le foto
documentano la lunga preparazione di trucco, pettinatura e le
fasi della vestizione, dalle immagini in reggiseno e reggicalze
fino allo scatto in cui finalmente queste persone si mostrano al
mondo come vorrebbero essere accolte. Essere rappresentate
significa esistere, avere corpi, volti, nomi. L'obiettivo di
Lisetta restituisce loro normalità e bellezza.
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