(dell'inviata Mauretta Capuano)
Il più grande di sempre e il più
polifonico con la molteplicità come "segno distintivo". Il
Salone del Libro di Torino 2022, inaugurato dai ministri della
Cultura Dario Franceschini e dell'Istruzione Patrizio Bianchi e
una lettera inviata per l'apertura dal Capo dello Stato Sergio
Mattarella, si lancia oltre l'ostacolo con i 'Cuori Selvaggi'
tema di questa edizione. Lo fa "per immaginare un futuro più
decente del presente" come ha detto il direttore editoriale
Nicola Lagioia chiedendo: "Cosa minaccia la molteplicità? La
violenza, la guerra e si parlerà di questo".
Proprio in un momento "così drammatico è importante
l'incontro tra le culture del Salone del Libro di Torino.
Investire sulla conoscenza è un grande antidoto contro le
guerre" ha spiegato al suo arrivo il ministro Franceschini. E ha
annunciato: "È un momento importante per il settore
dell'editoria, grandi autori e grandi investimenti. Stiamo
inoltre completando il percorso di approvazione della legge per
la promozione del libro e della lettura, che sosterrà tutta la
filiera. Vorrei che questa legislatura, ormai manca meno di un
anno, si chiudesse con l'approvazione di questa legge". Il
ministro della Cultura ha anche ricordato all'inaugurazione,
dopo un grande giro tra gli stand, che "i dati che riguardano il
settore dell'editoria sono confortanti. In particolare, la
stagione del lockdown ha riavvicinato le persone ai libri, alla
lettura e ai consumi culturali. Vorrei che diventassero
strutturali, mi aspetto una grande crescita".
Che la cultura sia il fondamento della libertà e della
crescita dei ragazzi e di tutti noi, lo ha sottolineato anche il
ministro Bianchi: "Saper leggere è importante come saper
scrivere. Vuol dire avere le parole per dirlo. Essere cioè
liberi" e "dobbiamo essere capaci di raccontare le cose belle
che abbiamo fatto in questi due anni di pandemia e ora con
l'accoglienza dei ragazzi ucraini che noi seguiamo da vicino".
Ed è stato prima di tutti il presidente della Repubblica
Mattarella a dirci che "leggere rende liberi e arricchisce"
nella lettera inviata al presidente dell'Associazione Culturale
Torino, la Città del Libro e Salone del libro, Silvio Viale,
letta nell'incontro inaugurale. "I libri e la lettura, anche
attraverso i nuovi strumenti tecnologici che vanno visti come un
arricchimento, restino la base imprescindibile della formazione
intellettuale, scientifica e culturale. Leggere è una risorsa
per la società. Leggere rende liberi. Lo scambio di conoscenza e
la cultura creano ponti e aprono al dialogo" ha sottolineato nel
testo il Capo dello Stato.
Sul palco della Sala Oro dell'Oval Lingotto è salita tra gli
applausi anche Maria Falcone, invitata da Lagioia. "La vita è
una sola e bisogna spenderla al meglio delle nostre possibilità,
diceva mio fratello Giovanni. E questo viene dalla bocca di un
uomo che ha saputo fare della propria vita uno strumento di
libertà per tutti" ha raccontato la sorella di Giovanni Falcone,
nel trentennale della strage di Capaci.
A rendere un po' speciale questa edizione con oltre 1900 gli
eventi tra Salone Off (430) e Lingotto (1500), in una
superficie di 110 mila mq, la più grande di sempre, la Casa
della Pace dedicata alle iniziative di solidarietà
sull'emergenza in Ucraina, il Bosco degli Scrittori e la
straordinaria lectio inaugurale di Amitav Ghosh dedicata a 'I
non umani possono parlare?' in cui invita a un nuovo paradigma
per il futuro. Ed è proprio vero che "Torino con questo Salone,
ma direi con questo mese di maggio così ricco di eventi come
l'Eurovision, il Salone, il Festival dell'Economia, si può
candidare a livello internazionale come luogo di riflessione, di
confronto, dibattito" ha detto il direttore editoriale. Tra i
primi grandi eventi quello con 'Le poesie da spiaggia' di
Jovanotti e Crocetti nel primo giorno della fiera, che si
chiuderà il 23 maggio e vedrà l'arrivo per la prima volta del
giapponese Toshikazu Kawaguchi, di Annie Ernaux, Joel Dicker,
Joe R.Lansdale, Tahar Ben Jelloun e dell'albanese Lea Ypi.
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