DIANE SEUSS, LA RAGAZZA DALLE QUATTRO
GAMBE (Ensemble, pp.192, 15 euro. Traduttori: Alessandra Bava &
Maria Adelaide Basile). "Ritengo che il mio lavoro possa essere
definito come punk rurale. Emerge dagli spazi rurali alla
ricerca della durezza, della stranezza, dell'assurdità, della
tigliosità, della rabbia e del dolore di ogni cosa in
contrapposizione alla rusticità. La ruralità non è meno punk
dell'urbanità. La mia estetica è quella delle carcasse di
animali investite. Dei fantasmi che fumano sigari lungo le
sponde del fiume": arriva in libreria con Ensemble, tradotto per
la prima volta in italiano, "La ragazza dalle quattro gambe",
terza raccolta poetica di Diane Seuss, appena insignita del
Premio Pulitzer 2022 per la poesia. Pubblicato nella collana
HerKind e con il testo inglese a fronte, il volume raccoglie
poesie nelle quali a emergere è il racconto spontaneo,
immediato, autentico del mondo circostante che l'autrice
restituisce grazia e durezza, ardore e sensibilità. Oltre
all'inesausto lavoro sulla lingua verso l'invenzione di una
nuova forma poetica americana, nei versi appare costante anche
la dicotomia tra la small town (l'autrice è cresciuta in un'area
rurale del Michigan) e la big city, la New York degli anni '70
dove poi si trasferì per realizzare il suo "sogno americano" e
che poi la deluse spingendola a ritornare a casa nel Midwest.
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