(ANSA) - BOLOGNA, 21 APR - TIZIANA FICARELLI, LITI IN
TRIBUNALE (Carocci, 130 pp., 16 euro). Il libro parte da alcune
domande: ci si è mai chiesti se i cittadini abbiano strumenti
sufficienti per formalizzare in modo chiaro e completo i
contratti che stipulano? E se l'eventuale carenza di mezzi
adeguati nella fase della contrattazione li induca a fare scelte
che possano, in qualche modo, influire negativamente sulla
funzionalità dell'intero 'sistema giustizia' del Paese?
Il lavoro dell'avvocato Tiziana Ficarelli, del foro di Reggio
Emilia, contiene una indagine sulle possibili concause
dell'inefficienza del sistema giudiziario civile italiano con
l'effetto di sollevare, in parte, i principali protagonisti del
sistema giudiziario, magistrati ed avvocati, dalla
responsabilità dello scarso rendimento della giustizia civile.
La ricerca illustrata nel volume, con la prefazione di Francesco
Maria Caruso, già presidente del tribunale di Reggio Emilia e
Bologna, propone un metodo per valutare la "qualità del
materiale" che viene trattato dai tribunali, per capire se esso
possa limitarne l'efficienza.
Attraverso la lettura di migliaia di sentenze si è osservato
il comportamento delle persone/degli individui in una fase
eccezionale e patologica della loro vita sociale, ossia quando,
per far valere o difendere un proprio diritto, affrontano una
lite giudiziale. Evidenziandone le condotte giudiziali e
stragiudiziali, si è tentato di individuare una possibile
concausa della lentezza dei processi e della scarsa fiducia dei
cittadini nella giustizia. Lo scopo dello studio è quello di
comprendere come si possa intervenire nella fase fisiologica dei
rapporti fra le persone per evitare - o ridurre al massimo -
l'insorgere di un contrasto. (ANSA).
Libri: 'Liti in tribunale', indagine sulla giustizia civile
Autore è avvocato Tiziana Ficarelli, prefazione giudice Caruso
