(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 18 APR - DAVID BOWIE, IL DIVINO ALCHIMISTA
(ARCANA, PP 335, EURO 18.50)
Ha sognato mondi impossibili, creato personaggi incredibili
da Ziggy Stardust al Blind Prophet di Blackstar e Lazarus, è
stato un alieno, un dio del rock che non è mai realmente
appartenuto a questa Terra e ha fatto vacillare le nostre
certezze. In 'David Bowie. Il Divino Alchimista' Dalila Ascoli
esplora la via della spiritualità e dell'esoterismo per
raccontarci un Duca Bianco inedito. Pubblicata da Arcana, senza
foto, è una biografia fuori dagli schemi, che ci fa entrare nel
cuore più nascosto di David Robert Jones, vero nome di David
Bowie, morto nel 2016, con tanti riferimenti agli album e ai
testi delle canzoni.
Il libro, frutto di anni di documentazione e della passione
sconfinata, fin da ragazzina, della Ascoli per Bowie, esce
mentre arriva l'annuncio che a maggio, al Festival di Cannes
2022, si vedrà 'Moonage Daydream', l'atteso documentario
dedicato a Bowie di Brett Morgen, primo film ad essere approvato
ufficialmente dagli eredi. "Approfondisco la ricerca di
spiritualità, fin dagli inizi della carriera di Bowie e quella
sua sete di conoscenza, a volte proprio ossessiva. La
fascinazione dell'occulto in Bowie è molto presente, ci sono
tante tracce nella sua produzione artistica, basta pensare ai
gesti. C'è una foto famosissima di Bowie che porta il dito sulle
labbra sigillate per invitare al silenzio, un segno iniziatico
che più traslato è un invito a far tacere la ragione per
ascoltare l'inconscio. Bowie era un seguace del mago inglese
Crowley e c'è una foto di loro due che incrociano le braccia sul
petto portando le mani sulle spalle ed è un gesto che si ripete
fino a Lazarus, sul letto d'ospedale. E poi la famosa foto sul
retro dell'album Station to Station in cui Bowie disegna sul
pavimento l'albero della vita con l'abito a strisce che poi
indosserà nel video di Blackstar" spiega all'ANSA la Ascoli che
è laureata in sociologia delle comunicazioni di massa, ha
conseguito un master in giornalismo, collaborato con diverse
testate nazionali e attualmente lavora nella Pubblica
amministrazione.
La biografia, che non segue la cronologia ma il percorso
tematico, prende spunto anche dalla tradizione aneddotica che
accompagna dall'antichità la vita di personaggi straordinari.
"E' la cosiddetta Leggenda dell'Artista in cui ci sono dei fatti
ricorrenti diventati dei topos narrativi, come una sorta di
identikit di chi è l'artista: enfant prodige baciato dalla
sorte, quasi sempre autodidatta, con una personalità un po'
fuori dalle regole. Bowie incarna proprio questo mito e ne ho
seguito le tracce punto per punto. Al momento della nascita nel
'47, secondo la madre, l'ostetrica, che aveva fama di veggente,
osservando il neonato David aveva detto che era già stato su
questa terra e che si intuiva dagli occhi che era uno che la
sapeva lunga. E' tutto documentato. E poi, il fatto di essere
nato l'8 gennaio, come Presley, sembra quasi il segno di un
predestinato a un futuro di successo" spiega l'autrice del
libro.
Il Duca Bianco, che era un autodidatta, come ha detto in
varie interviste, ha sempre avuto anche una passione
straordinaria per la lettura come si vede nella Lista dei 100
libri amati, o quanto meno letti. La Ascoli nel libro ci
racconta anche i maestri tra i quali spicca il grande coreografo
e mimo britannico Lindsay Kemp "che gli ha insegnato a usare il
corpo, lo ha avvicinato al teatro" e William Burroughs che gli
ha fatto conoscere la tecnica del cut-up per cui prendeva
ritagli di giornale e poi li ricombinava a piacimento.
"L'esoterismo era una passione profonda di Bowie, ecco
perché non l'ha mai abbandonata, dalla famosa canzone
'Quicksand' nell'album 'Hunky Dory' si arriva a Blackstar"
spiega l'autrice. (ANSA).
David Bowie, esce il ritratto del 'divino alchimista'
Scritto da Dalila Ascoli per Arcana, un Duca Bianco inedito
