(di Marzia Apice)
(ANSA) - ROMA, 13 APR - WENDELL BERRY, PERCHÉ L'AMORE TOCCHI
TERRA (Lindau, pp.176, 14 euro. Traduzione di Riccardo Duranti.
Fotografie di Alessandro Ciaffoni). "Quando mi sale la
disperazione del mondo/e mi sveglio di notte al minimo
rumore/per paura di come sarà la vita mia e dei miei figli/vado
a sdraiarmi dove il germano silvestre/si posa splendido
sull'acqua e il grande airone mangia./Entro nella pace delle
cose selvatiche/che non si affiggono la vita con presagi/di
dolore. Entro al cospetto dell'acqua calma./E sento sopra di me
le stelle cieche di giorno/in attesa con la loro luce. Per un
po'/riposo nella grazia del mondo e sono libero" (da "Farming: a
Handbook", 1970). Risuonano come un auspicio e come un grido di
speranza, soprattutto nel buio di questi giorni funestati dalla
guerra, le parole poetiche di Wendell Berry, nella raccolta
"Perché l'amore tocchi terra", in libreria con Lindau dal 15
aprile e presentato in occasione del World Poetry Day del 21
marzo. Il volume in formato ad album si compone di 40 poesie
inedite (con testo a fronte), tradotte per la prima volta in
italiano da Riccardo Duranti, composte da un poeta (ma anche
romanziere, critico culturale, agricoltore, attivista
ecologista, pacifista, insignito nel 2011 da Barack Obama del
National Humanities Medal per i suoi scritti volti alla tutela
della Terra) che negli Stati Uniti è un autore di culto, del
quale è ben nota la capacità di tradurre il credo ecologista in
azioni concrete, al di là della pagina scritta. Nelle sue poesie
Berry, classe 1931, il "contadino impazzito" ex professore
universitario che ha abbandonato la sua cattedra per tornare a
coltivare la terra di Lane's Landing, in Kentucky, celebra la
potenza generatrice di una Natura della quale abbiamo
dimenticato di esser parte. Con parole che rappresentano
visivamente ed emotivamente la grandezza e i mille misteri del
Creato, Berry conduce un racconto intimo e privato, di denuncia
ma anche di "venerazione", che ambisce all'universalità di
un'esperienza collettiva: in ogni brano c'è un "poeta umile" che
ritrovando quotidianamente la bellezza e la grazia degli
elementi naturali vuole proteggerli dalla dissennata azione
distruttrice dell'uomo cantandoli e facendoli risuonare anche
per gli altri. Nel volume anche una selezione di poesie tratte
dai "Sabbath Poems" di Berry, esempio più eclatante di quanto
l'atto poetico per l'autore non possa essere slegato dalle
azioni quotidiane. I "Sabbath Poems" sono infatti poesie nate
dalle incursioni domenicali nella natura che Berry compie ogni
domenica dal 1979: si tratta di vere e proprie immersioni nel
bosco che circonda la sua fattoria, in una sorta di ritorno
all'essenza stessa della vita. Non un'evasione dunque, ma
qualcosa di indispensabile, che nutre l'ispirazione del poeta e
lo induce a comporre. Il libro è arricchito da una selezione di
fotografie in bianco e nero scattate da Alessandro Ciaffoni, a
costruire un dialogo affascinante tra l'America rurale e gli
Appennini italiani. (ANSA).
Wendell Berry, Perché l'amore tocchi terra
Arriva in Italia la poesia 'ecologica' del 'contadino impazzito'
