(ANSA) - ROMA, 07 APR - FRANCESCO BIGAZZI, DARIO FERTILIO E
LUIGI SERGIO GERMANI, BUGIE DI GUERRa. La disinformazione russa
dall'Unione Sovietica all'Ucraina (Paesi Edizioni, pp.214, 15
euro)
Il termine "Dezinformacija" per i russi non è solo sinonimo
di fake news, ma è molto di più, e rimanda a un complesso
sistema basato su menzogne, mascheramenti e inganni, che ha
avuto la sua applicazione più capillare in Unione Sovietica e
che ora Vladimir Putin ha messo al centro della sua strategia
per l'invasione dell'Ucraina. Inizia da qui la riflessione
contenuta in "Bugie di guerra", saggio di Francesco Bigazzi,
Dario Fertilio e Luigi Sergio Germani, in libreria dal 14 aprile
con Paesi Edizioni.
Analizzando il confine labile che separa finzione e verità,
il volume svela i segreti del sistema di disinformazione e della
propaganda russa in Italia, in Ucraina e nel mondo, con
documenti e dettagli, cercando di fare chiarezza in un momento
complesso come quello che stiamo vivendo, in cui non sembrano
esserci più punti di riferimento. Il tema del libro, diviso in
tre parti, è già chiaro dalla copertina, che riporta la foto,
lecca lecca e fucile in mano, della ragazzina-simbolo del
conflitto russo-ucraino, scattata il 22 febbraio 2022, cioè due
giorni prima dell'inizio della guerra: "L'autore del manifesto
si chiama Oleksii Kyrychenko, ed è il padre della bambina che
ha scattato e poi pubblicato sul suo profilo Facebook la
foto-simbolo della guerra e dei suoi orrori - spiega l'editore
Luciano Tirinnanzi nella premessa del libro - "Perché abbiamo
scelto quell'immagine così forte ed evocativa? Non solo per
rendere ancora più attuale il contenuto di questo libro, ma
anche perché la storia di quella foto resterà a lungo come un
caso-scuola della comunicazione visiva e, al tempo stesso, della
propaganda politica in tempo di guerra. Che poi è l'oggetto
ultimo di questo saggio". (ANSA).
Bugie di guerra, la disinformazione russa
La strategia di Putin nel saggio di Bigazzi, Fertilio e Germani
