(ANSA) - RAVENNA, 25 MAR - Un pezzo di legno che parla,
corre, si mette nei guai... e, attraverso assurde e commoventi
disavventure, diventa più consapevole di se stesso e degli
altri; in altre parole, cresce: è Pinocchio il burattino di
Collodi diventato nel 2020 un'opera scritta da Aldo Tarabella su
libretto di Valerio Valoriani in programma il 26 e 27 marzo al
Teatro Alighieri di Ravenna in una coproduzione con i teatri di
Lucca e Rovigo, messa in scena dallo stesso compositore.
"Penso che Collodi non volesse porre fine alla vitalità del
burattino, ma insistere sulla sua metamorfosi e sul suo processo
di maturazione" sottolinea Aldo Tarabella, autore di uno
spettacolo che trascinerà gli spettatori in un mondo che unisce
la magia del teatro tradizionale a quella delle illustrazioni
per l'infanzia e dei cartoni animati, grazie anche alle scene e
ai costumi di Enrico Musenich, erede della grande scuola di
Emanuele Luzzati. Nei panni del protagonista di quest'opera per
famiglie c'è il soprano Leonora Tess, mentre Jacopo Rivani è
alla testa dell'Orchestra Corelli, con Elisabetta Agostini a
dirigere il Coro di Voci Bianche Ludus Vocalis e Silvia Contenti
a curare la coreografia. Accanto a Leonora Tess, capace di
trasformarsi in un Pinocchio che ha tutta l'irriverenza del
fanciullo, il cast include il baritono Clemente Antonio Daliotti
nei panni di Geppetto, un altro baritono, Piero Terranova, è
Mastro Ciliegia, Mangiafuoco e il Domatore del Circo; Il tenore
Andrea De Luca è tanto il buono quanto il cattivo consigliere di
Pinocchio, dando corpo e voce sia al Grillo che a Lucignolo;
Sara Rocchi, Consuelo Gilardoni e Yulia Tkachenko sono
rispettivamente il Gatto, la Volpe e la Fata. Con "Pinocchio
(storia di un burattino)", che conclude la stagione, il teatro
ravennate invita le famiglie con un carnet dedicato: acquistando
due biglietti adulti, i ragazzi al seguito entrano gratis.
(ANSA).
Pinocchio diventa un'opera al Teatro Alighieri di Ravenna
Il 26 e 27 marzo, opera scritta da Aldo Taraella
