E' stato presentato al Cairo un
libro sulla storia dell'edificio dell'ambasciata d'Italia che
però va al di là della mera dimensione architettonica puntando
ad illustrare anche le relazioni italo-egiziane nell'era moderna
cui ha contribuito la comunità di espatriati italiani in Egitto.
Il libro "Ambasciata d'Italia al Cairo" è dedicato
principalmente alla storia dell'edificio della sede diplomatica
progettato dall'architetto Florestano Di Fausto, consulente del
Ministero degli Affari Esteri, e terminato nel 1930.
Il volume, riccamente illustrato con un ampio corredo
fotografico, è stato voluto dall'Ambasciata d'Italia e stampato
dagli Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo di Roma in italiano
e in arabo (ma già per il mese prossimo è attesa una versione
inglese).
Il libro, curato da Gaetano Cortese, non illustra però solo
la storia dell'edificio ma anche quella "delle relazioni
italo-egiziane nell'epoca moderna" e "della comunità italiana"
che, nel corso di due secoli", "ha contribuito in modo efficace
alla costruzione dello Stato e della societa civile" egiziani,
ha sottolineato l'Ambasciatore d'Italia al Cairo presentando
ieri il volume nella sua ultima apparizione pubblica in questa
veste prima dell'avvicendamento con Michele Quaroni.
Dal punto di vista architettonico, il progetto di Di Fausto
"è la ricerca di uno stile rappresenttivo della proposta
nazionale italiana", individuato in quello "tardo rinascimentale
di alcuni palazzi prestigiosi" di Roma, ha notato il direttore
dell'Istituto italiano di cultura (Iic) del Cairo, Davide
Scalmani, presentando il volume.
"La sua opera si differenzia da quella di altri architetti
italiani presenti in Egitto in quel tempo", come Ernesto
Verrucci, "nei quali c'é una forte citazione di elementi
orientalistici", ha evidenziato Scalmani, autore lui stesso di
diversi saggi.
La "lunga facciata" dell'edificio è però una sorta di
"omaggio al paesaggio" del Nilo lungo cui sorge, ha notato fra
l'altro il direttore dell'Iic il quale ha ricordato come Di
Fausto sia stato poi uno dei "padri fondatori della nostra
Costituzione" e "uno dei principali artefici dell'articolo 9"
del testo costituzionale, quello che stabilisce che "La
Repubblica promuove lo sviluppo della cultura" e "tutela il
paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione":
"valori" rappresentati "architettonicamente" nell'ambasciata
italiana del Cairo, ha sostenuto Scalmani nella conferenza
tenutasi nella sede dell'Iic cairota.
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