(di Alessandra Baldini)
Vent'anni dopo "Le Correzioni",
Jonathan Franzen torna a raccontare una saga familiare portando
i suoi lettori nel cuore del Paese: "Crossroads", il nuovo
romanzo del 59enne scrittore pubblicato negli Usa il 5 ottobre e
contemporaneamente in Italia con Einaudi, sara' il primo della
trilogia "A Key to All Mithologies", le chiavi di tutte le
mitologie, un riferimento al titolo del saggio teologico su cui
da decenni e' al lavoro il reverendo Edward Cauasbon nel romanzo
di George Eliot "Middlemarch".
Per i fan di "Correzioni", ma anche di "Purity", "Liberta'",
"La Ventisettesima Citta"' e "Forte Movimento", lo sfondo
stavolta e' New Prospect Township, un immaginario sobborgo nei
pressi di Chicago dove abitano il pastore presbiteriano Russ
Hildebrandt, la moglie Marion e i quattro figli, Clem, Becky,
Perry e Judson, quest'ultimo che avrebbe l'eta' di Franzen e non
compare come voce narrante di "Crossroads". Di nuovo una
famiglia dunque e di nuovo il Midwest di "Correzioni" sono al
centro della trama, ambientata all'inizio dei tumultuosi anni
Settanta in un microcosmo di sogni, paure, rivalità e sensi di
colpa tra sesso, droga e rock'n'roll ma anche crisi spirituali
in un ambiente sempre piu' secolarizzato.
Russ e Marion sono in crisi, lui concupisce invano la bella
vedova Frances Cottrell che ne mette alla prova fede e
matrimonio e detesta il piu' giovane reverendo Rick Ambrose,
carismatico e manipolatore, che ha preso in mano il gruppo
giovanile da lui fondato, Crossroads per l'appunto,
indirizzandolo da una visione di attivismo sociale
all'introspezione psicologica dei suoi membri che anticipa il
"Decennio dell'Io" che sta per venire. Ogni capitolo manda
avanti la trama dal punto di vista di un membro dell famiglia
Hildebrandt.
A Russ il primo. Da giovane marciava con Stokey Carmichael
contro la segregazione razziale e quando lui e Marion, appena
sposati, abitavano a New York, era diventato il punto di
riferimento di altri giovani seminaristi che tre o quattro sere
alla settimana si ritrovavano da loro a fumare, ascoltare jazz e
discutere sul futuro della cristianita'. Una coppia "cool"
entrata in crisi in parallelo con la crisi di valori negli Stati
Uniti dei primi anni Settanta. Nella sua chiesa dei sobborghi,
Russ teme di esser diventato "un parassita dell'ultimo giorno,
una frode". E gli viene da pensare che "tutti i bianchi sono una
frode, una razza di fantasmi parassiti, e nessuno piu' di lui".
Marion a sua volta teme che i brutti segreti che ha sempre
nascosto a Russ stiano per venire a galla mentre i figli
giudicano il padre con crescente disgusto: "Hai idea di quanto
e' imbarazzante essere tuo figlio?", gli dice Clem, il maggiore,
che decide di partire per il Vietnam rifiutando il pacifismo del
padre. Becky intanto, la ragazza piú popolare della scuola, sta
cercando di attirare l'attenzione di Dio e insieme quella di un
giovane cantante folk, mentre Perry, quindicenne problematico e
geniale decide per Natale di smetterla con la marijuana, ma non
sempre i buoni propositi producono i risultati voluti.
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