Ce n'è per tutti nell'ultimo libro di
Fabrizio Roncone che racconta a modo suo l'ultimo, travagliato,
anno della nostra politica: da Rocco Casalino, l'ex concorrente
del Grande Fratello che a Palazzo Chigi pretese un ufficio
grande come un campo di calcetto, alla senatrice Paola Taverna,
prima con i jeans strappati e un "linguaggio da bettola" e poi
in ghingheri nel tailleur firmato; da Matteo Salvini,
indimenticabile al Papeete Beach di Milano Marittima dove
"barcollante e gonfio di mojito" chiede i pieni poteri, a Matteo
Renzi, che incontra agenti segreti in autogrill e fa cadere i
governi, nonostante sia a capo di un partitino inchiodato al 2%.
Razza poltrona. Una classe politica sull'orlo del baratro
(Solferino, 244 pp., 18 euro) è un resoconto sferzante sulle
vicende che hanno portato alla nascita del governo Draghi.
Fabrizio Roncone, cronista del Corriere della Sera e maestro
nell'arte del racconto parlamentare, raccoglie in queste pagine
miracoli e nefandezze di un'intera classe teoricamente
dirigente: un'irresistibile carrellata di fatti, fattacci e
ritratti al vetriolo che narrano, tra farsa e tragedia,
l'autentica storia dell'ultimo atto di questa Seconda
Repubblica.
Le risse in un Transatlantico ridotto a supermarket del voto
di scambio. E ancora: i proclami temerari di Beppe Grillo,
Alessandro Di Battista che diventa il Che Guevara di Roma nord,
un anonimo avvocato completo di pochette e voce di velluto come
Giuseppe Conte, dimenticabile premier di due governi di segno
opposto. E poi i turbamenti di Paola Binetti, le capriole
bizzose di Matteo Renzi, i discorsi visionari di Vincenzo De
Luca, i dem lacerati che incoronano Enrico Letta. Non possono
mancare la travolgente ascesa pop di Giorgia Meloni e la mesta
parabola di Silvio Berlusconi...
"Al burrone - scrive Roncone - ci siamo avvicinati a passo
lento, ma inesorabile. Ricordo ore di appostamenti alla buvette,
un retroscena più incredibile dell'altro, i partiti ormai
gassosi, la modestia che diventa un valore, la drammatica
comparsa sulla scena di leader fatui che durano mezza stagione e
di ministri e sottosegretari che non avrebbero potuto
amministrare nemmeno un condominio..." .
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