Un metodo innovativo, scientifico e
manageriale, per rilanciare la Città eterna e renderla moderna,
sostenibile, europea: è la sfida lanciata da Claudio Cipollini,
manager esperto nelle tematiche dell'innovazione dello sviluppo
locale maturate in Italia e all'estero, in grandi gruppi
imprenditoriali pubblici e nel privato, nel saggio 'Roma - Il
coraggio di cambiare', in uscita per Gangemi Editore.
"Cipollini - scrive Innocenzo Cipolletta nella prefazione -
avanza diverse critiche a quello che oggi è Roma, ma sa che
questa città non ha solo una grande storia ma anche un grande
futuro che aspetta solo di essere avviato. Come? Cipollini
risponde con un approccio che coniughi la politica con il
management. Lascio volentieri al lettore di scoprire cosa si
intende per un mix tra politica e management, ricordando che
Cipollini è un esperto di management e, con generosità, ha
riversato questa esperienza nelle problematiche di gestione di
una città".
Per trovare la soluzione per riformare la città nella sua
governance e per il suo sviluppo - è la tesi di Cipollini - si
è voluto continuare con i vecchi approcci perdendo le
innovazioni nel frattempo intervenute: complessità,
sistematicità, innovazione, velocità, digitale, parità di
genere, interculturalità, partecipazione, condivisione, reti,
organizzazione, multidisciplinarietà, programmazione,
responsabilità, concetti che si sono affermati nelle città più
progredite e sostenibili del pianeta, ma qui sono rimasti sulla
carta.
Il libro percorre così il viaggio che si potrebbe fare
mettendo a sistema politica e management. Dopo un'analisi del
posizionamento di Roma a confronto con le altre principali
città, si affronta il tema della gestione: un nuovo metodo
quello proposto che, valorizzando l'identità, la sistematicità e
la sperimentazione, cerchi di innovare i sistemi di governance
finora utilizzati. L'autore si concentra poi sulle sette
priorità che scaturiscono dalla domanda dei cittadini, dagli
indicatori europei di misurazione dei 17 obiettivi dell'Agenda
2030, dalle deficienze riscontrate nelle classifiche
internazionali e dai confronti tra aree metropolitane europee:
un progetto e una visione a medio-lungo termine; la
vitalizzazione delle periferie; un'accessibilità adeguata; la
pulizia come presupposto per il ben vivere; la promozione di una
cultura viva atta a generare innovazione e cambiamento; la
modernizzazione delle micro, piccole e medie imprese; la
valorizzazione dell'immenso patrimonio dei beni culturali e del
turismo.
Cipollini propone un nuovo "patto di condivisione" tra le
élite e i cittadini, la riorganizzazione della macchina
organizzativa comunale con una proposta specifica per affrontare
la ricostruzione post Covid-19, la creazione di un nuovo
organismo indipendente che monitori i programmi presentati dai
sindaci nella loro attuazione per verificarne sostenibilità,
risorse e tempistica, diffondendo conoscenza e formazione per
tutti.
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