(di Patrizia Vacalebri)
MARIELLA MILANI - FASHION
CONFIDENTIAL - QUELLO CHE NESSUNO VI HA MAI RACCONTATO SUL MONDO
DELLA MODA (Sperling & Kupfer -272 pp - 16.90 euro)- "Dopo aver
vissuto tutt'altre esperienze giornalistiche, sono stata
catapultata in un universo patinato e competitivo respingente e
accattivante. Lustrini e pugnali, sorrisi e falsità, abbracci e
ironia tanto più sottile quanto subdola! Quando incontravi uno
stilista, ma anche un pr di grido, ti sentivi squadrata dalla
testa ai piedi, perché in questo ambiente si usano codici
precisi per valutare esattamente quanto costa quello che
indossi, quanto sei giovane, cool e degna di essere ammessa a
corte. Più sei imperiosa e decisa, più sarai blandita. Se il
media che rappresenti ti dà spazio e ruolo, puoi dormire sonni
tranquilli". E' solo qualche spunto dalla prefazione di Fashion
Confidential, libro sulla ventennale esperienza nel mondo della
moda della giornalista televisiva Mariella Milani, per oltre 20
anni inviata del Tg2 agli eventi e alle sfilate più prestigiose,
da Milano a Parigi fino a New York.
L'autrice ha deciso di raccontare il mondo della moda in 272
pagine, divise in 23 capitoli intitolati come altrettanti film
cult (da La finestra sul cortile a Fumo di Londra, da American
Gigolò a Il diavolo veste Prada, da Prêt-à-porter a Il Sipario
strappato). "Ho sempre avuto passione anche per il cinema"
rivela al telefono all'ANSA. Con il suo tipico tono ironico e
tagliente, la Milani descrive personaggi e dinamiche della moda,
rivelando inediti dettagli sui backstage delle passerelle, su
feste nelle ville degli stilisti, amicizie e interviste,
meravigliose sfilate e vita privata di couturier e top model. Un
universo che raccoglie il meglio della creatività, ma che
presenta anche molte zone d'ombra.
La carrellata sul mondo della moda di Fashion Confidential
comincia negli anni '90, apoteosi di un periodo glorioso per la
moda italiana, fra stilisti osannati come divi, supermodelle
mozzafiato e sfilate di grande impatto scenografico, dalla
Grande Muraglia cinese al foyer dell'Opéra di Parigi. Episodi
indimenticabili, dalla colazione con Valentino Garavani nel
castello di Wideville all'incontro-scontro (era un padrone di
casa perfetto), all'intervista con Alexander McQueen a Londra
conclusasi con un "Fuck off" da parte dello stilista morto
suicida, dal sogno americano di Ralph Lauren che "baciava la
moglie ad ogni fine passerella", all'addio alle passerelle di
Yves Saint Laurent, "Tutti a piangere".
"Tutto comincia nel 1994 con una conferenza stampa di Gianni
Versace in via Gesù a Milano, sede del quartier generale della
griffe della medusa" ricorda l'autrice. "Mi presentai con un
tailleur blu di Armani. Non sapevo ancora che in giro si diceva
che Re Giorgio vestisse le mogli e Versace le amanti". E poi le
domande "scomode" davanti alle telecamere. Come quando,
intervistando Jean Paul Gaultier, chiese: "Perché hai messo un
uomo in guepière?". "'Dovresti metterla anche tu, potresti
scoprire un universo erotico sconosciuto' mi disse con
fanciullesca complicità". Faccia a faccia sinceri e
spregiudicati, confessioni e confronti con i grandi protagonisti
del sistema, da Giorgio Armani a Miuccia Prada, e con coloro che
hanno conquistato la ribalta oggi, da Pierpaolo Piccioli a Maria
Grazia Chiuri, per capire e raccontare il profondo cambiamento
che ha investito il settore della moda, dal concetto stesso di
bellezza alla necessità di voltare pagina per difendere
l'ambiente. Ma "lo tsunami social ha investito la comunicazione,
le sfilate, anche a causa della pandemia da Covid-19 ricorda
Milani - sono sempre più digitali, le vendite online sono in
costante crescita e gli influencer sono i nuovi brand
ambassador. Pochi conoscono la complessità di quello che accade
dietro le quinte di questo mondo che incanta come un pifferaio
magico".
Mariella Milani, giornalista per 33 anni alla Rai, dov'è
stata fra le prime donne a condurre il Tg2, cronista d'assalto,
inviato speciale, capo redattore, autrice di reportage, rubriche
quotidiane come Diogene, dedicate alla difesa dei diritti dei
cittadini, ha cominciato ad occuparsi di moda nel 1994. Dopo la
Rai è approdata sul web utilizzando i social come strumento
interattivo di dialogo con i protagonisti del made in Italy. Nel
marzo 2020 ha creato Un caffè con Mariella, rubrica in diretta
su Instagram.
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