(di Alessandra Baldini)
L'America scopre Guido Morselli:
dopo il "New York Times" che ne aveva parlato a dicembre, il
"New Yorker" dedica ora il primo servizio dell'anno della sua
pagina libri a "Dissipatio H.G.", l'ultimo romanzo firmato dallo
scrittore italiano pochi mesi prima di togliersi la vita nel
1973, deluso perché i suoi manoscritti erano stati
sistematicamente respinti da tutte le case editrici.
"Il romanziere italiano che ha immaginato un mondo senza
umanità", titola il "New Yorker" la lunga recensione del critico
Alejandro Chacoff, secondo cui, "nel panorama post-apocalittico"
di "Dissipatio H.G.", Morselli esplora "il confine tra
solitudine beata e estremo isolamento" in un'altalena di
emozioni familiare ai lettori di ogni paese colpiti
dall'epidemia da Covid: "Gli echi che se ne trovano sono a
tratti così evidenti che alcuni passaggi sembrano versioni
sottilmente romanzate del presente".
Recluso o no, il protagonista si trova presto alla ricerca
disperata di contatti. Telefona a Francoforte, Brighton, Bologna
e Parigi, colloca manichini in auto parcheggiate e piscine.
"Ogni fase della quarantena sembra rappresentata in questa breve
novella, dal piacere di breve durata della natura che riprende
terreno al vago impulso di prendere appunti su un diario e alla
crescente inutilità dell'aver cura del proprio aspetto",
commenta Chacoff, secondo cui "solo un sommo esperto in
solitudine - artistica, fisica, emotiva - avrebbe potuto
scrivere un libro così spietatamente realistico su una
catastrofe desolante, nella sua strana miscela di ansia e di
noia".
Ai lettori italiani che nel 2012 l'hanno letto da Adelphi, la
casa editrice che scoprì Morselli un anno dopo il suicidio
pubblicando "Roma Senza Papa", la trama è nota. Dopo due mancati
tentativi di togliersi la vita gettandosi in un pozzo e con una
pistola che fa cilecca, il protagonista si ritrova in un mondo
senza uomini in cui "una forza invisibile, senza fanfare o
addii", ha svuotato le strade "lasciando l'ultimo uomo sulla
Terra in un limbo esistenziale".
Pubblicato a dicembre da New York Review of Books nella
traduzione di Frederika Randall - che ha firmato anche
l'introduzione al libro ed è morta in maggio senza aver visto
uscire il frutto della sua fatica - "Dissipatio H.G." non è il
primo libro di Morselli uscito in inglese: dopo "Divertimento
1889" pubblicato negli anni Ottanta, quattro anni fa NYRB ha
dato alle stampe "Il Comunista" in un'altra traduzione della
Randall.
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