(di Mauretta Capuano)
"Attendere e sperare". La filosofia
senza tempo del Conte di Montecristo vale sempre, ma più che mai
nei giorni della pandemia. E ancora di più ci parla di quello
che stiamo vivendo il motto "uno per tutti, tutti per uno" dei
Quattro Moschettieri. A 150 anni dalla morte, che ricorre il 5
dicembre, Alexandre Dumas, il più grande scrittore popolare
francese, l'inventore del romanzo a puntate, il precursore
della serialità, ci fa sentire vicini a lui che tra l'altro
aveva conosciuto l'epidemia e il colera.
Ma ad essere immortali sono i suoi capolavori, da 'Il Conte di
Montecristo' del 1846, tra i suoi romanzi più letti in Italia,
alla trilogia dei moschettieri, partita nel 1844 con 'I tre
moschettieri' che hanno accompagnato tante generazioni
nell'infanzia e nell'età adulta, tanto fa far dire a Umberto Eco
che "non ci si può sottrarre a tale eredità, come non ci si può
sottrarre ai re magi". E anche se la qualità della scrittura ha
risentito della cadenza delle storie a puntate, i suoi romanzi
hanno appassionato i lettori come non era mai accaduto e hanno
ispirato molti film tra cui 'I tre moschettieri' di George
Sidney del 1948, 'La maschera di ferro' di Randall Wallace del
1998 e nel 2018 'Moschettieri del re-La penultima missione' di
Giovanni Veronesi che ha da poco finito di girare 'Tutti per 1-1
per tutti' con Pierfrancesco Favino nel ruolo di D'Artagnan, con
Valerio Mastandrea e Rocco Papaleo e con Margherita Buy che
torna nei panni della Regina Anna d'Austria. Il film sarà il 25
dicembre su Sky Cinema e in streaming Now Tv.
Il padre del feuilleton aveva uno stuolo di collaboratori che lo
aiutavano a scrivere, tra cui si dice anche Gérard de Nerval.
Nato a Villers-Cotterets il 24 luglio 1802 e morto a Neuville
-Les -Dieppe il 5 dicembre 1870, Dumas è diventato famoso prima
come drammaturgo che come scrittore ed era un grande amante
dell'Italia. Ha vissuto a Firenze e a Napoli, dove ha creato il
giornale L'Indipendente, nel quale ha scritto dal 1860 al 1864.
Ha partecipato ai movimenti del Risorgimento, frequentato i
patrioti italiani in esilio a Parigi, la Giovine Italia, i
carbonari, fino a diventare amico di Garibaldi e il suo biografo
ufficiale. Il nostro Paese è entrato in molti suoi romanzi,
basta ricordare che 'Il conte di Montecristo' è ambientato per
un terzo a Roma. E proprio a un percorso 'Sui passi del Conte di
Montecristo a Roma' è stata dedicata un'app che verrà presentata
il 5 dicembre, nel giorno dell'anniversario dei 150 anni della
morte, in un evento culinario con piatti ispirati al Ricettario
di cucina scritto da Dumas, organizzato da Gli Esploratori il
ristorante letterario romano, enoteca e libreria delle Edizioni
E/O, con La Société des Amis d'Alexandre Dumas. Alla serata sarà
disponibile in anteprima anche il fumetto 'Le Comte de
Montecristo' di Carlo Rispoli, pubblicato da Edizioni Segni
d'Autore. Tra i tanti eventi previsti la mostra 'Dumas, l'Italia
nel cuore' a cura di Jocelyn Fiorina, a data da destinarsi per
la pandemia e l''Omaggio ad Alexandre Dumas' in una conferenza,
che si è tenuta il 12 ottobre 2020 a Palazzo Farnese a Roma,
dove è intervenuto il massimo esperto dello scrittore, lo
storico francese Claude Schopp che ha sostenuto che "oggi Dumas
sarebbe un autore di serie tv".
Figlio di un generale della rivoluzione francese, noto in
Francia come "generale Dumas", che morì quando lo scrittore
aveva tre anni e mezzo, Alexandre Dumas fu cresciuto dalla
madre, Marie-Louise Elisabeth Labouret, che gestiva un piccolo
spaccio di tabacchi. Ha lavorato anche nell'albergo del nonno
materno, Charles Labouret dove è stato iniziato alla cucina come
testimonia il Grande dizionario di cucina pubblicato postumo nel
1873.
A 21 anni è entrato al servizio di Luigi Filippo, duca di
Orléans come copista, grazie alla sua calligrafia. Attività che
ha lasciato quando ha cominciato ad avere successo con i suoi
testi per il teatro. Il suo 'Enrico III e la sua corte',
rappresentato alla Comédie Française nel 1829 e acclamato dal
pubblico, è stato il primo esempio di dramma romantico. Il
figlio che ha il suo stesso nome è l'autore de 'La signora delle
camelie'.
Autore prolifico - 257 volumi occupano i suoi scritti, più altri
venti volumi delle memorie - Dumas, ha ottenuto un successo
straordinario di pubblico, sia nel dramma romantico che in
quello del romanzo storico. Tra i suoi titoli più famosi 'La
Regina Margot', Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne
(della trilogia dei Tre moschettieri), il ciclo dei Maria
Antonietta e della rivoluzione, La cappella gotica, La guerra
delle donne, i Borgia.
Le sue ceneri sono state trasferite al Panthéon di Parigi il 30
novembre 2002.
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