A un anno dalla morte di Luciano De
Crescenzo, il 18 luglio 2019, esce 'Accadde domani', una
raccolta di articoli selezionati dalla figlia Paola, pubblicati
da Mondadori che arrivano in libreria il 14 luglio. Scrittore,
regista, attore, conduttore televisivo, filosofo, De Crescenzo
pubblicò questi articoli fra la fine degli anni Settanta e i
primi anni del Duemila.
"Nel maggio 1944 uscì nelle sale cinematografiche 'Avvenne
domani', un film diretto dal regista francese René Clair. Era
uno dei film preferiti di mio padre Luciano, e da ragazzina mi è
capitato di vederlo più volte insieme a lui. Puntualmente, ai
titoli di coda, si voltava verso di me e mi faceva una domanda
'facile facile': 'Cos'è il Tempo?' Perché il concetto di tempo,
filosoficamente parlando, è di sicuro uno dei temi sui quali ha
ragionato di più nel corso della sua lunga carriera di
scrittore. Lo ha fatto in 'Sembra ieri' e ne 'Il tempo e la
felicità', per citare solo due dei numerosi libri in cui ha
affrontato l'argomento, ma anche in uno dei suoi film, 32
dicembre, dove si è interrogato su questo concetto dando voce al
pensiero del suo amato Socrate, per il quale il tempo non
esiste" racconta Paola De Crescenzo spiegando il perché di
questo libro e l'importanza, ancora oggi, degli articoli
raccolti.
"Ho trascorso buona parte della mia vita ad ascoltare mio padre
parlare di filosofia, e se c'è una cosa che mi ha insegnato è
che dovremmo essere padroni del presente e non schiavi del
futuro. Oggi, rileggendo gli articoli che ha scritto tra la fine
degli anni Settanta e i primi anni del Duemila, mi sono accorta
che alcuni temi da lui approfonditi, come per esempio
l'omosessualità, il nucleare, l'inquinamento, la corruzione, o
ancora l'influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il
problema delle carceri e la cosiddetta 'questione meridionale',
sono ancora al centro di accesi dibattiti. Perciò ho deciso di
selezionare e raccogliere questi suoi articoli in un unico
libro, per ripercorrere le riflessioni di un uomo che ha
osservato il mondo con curiosità, ma soprattutto ha provato a
spiegarlo ai suoi lettori, invitandoli a ragionare su ciò che
sarebbe accaduto nel prossimo futuro" dice Paola De Crescenzo.
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