(dell'inviata Mauretta Capuano)
(ANSA) - POLIGNANO A MARE, 10 LUG - Dalla pandemia "ne
verremo fuori" ma "dobbiamo cambiare abitudini". Arriva un po'
di ottimismo da David Quammen, l'autore di 'Spillover' e del
recente 'L'albero intricato' (Adelphi), e dal Premio Pulitzer
Lawrence Wright, autore di 'Pandemia' (Piemme), in collegamento
video dall'America in uno degli appuntamenti più attesi del
Festival Il Libro Possibile di Polignano a Mare (Bari), per il
terzo anno sostenuto da Pirelli.
"Questa pandemia è stata un peso enorme in termini di dolore e
danno economico. E' stata terribile e potrebbe esserlo ancora di
più, però ne verremo fuori" dice Quammen. "Sono ottimista.
Troveremo un vaccino. Ce ne sono 140 al momento in fase
iniziale di sperimentazione, ma dobbiamo cambiare le nostre
abitudini. Potremmo fare un grande passo indietro se non
decidiamo di cambiare atteggiamento, di informarci e sapere
anche dove abbiamo fallito" spiega Wright.
Che la pandemia possa "essere un'opportunità per fare dei
cambiamenti, anche di piccoli" sono convinti sia l'autore di
'Pandemia' che l'autore di 'Spillover' che nel loro dialogo
incrociato ci regalano un prezioso quadro di quello che abbiamo
vissuto e che ci aspetta. "Possiamo cambiare il modo in cui
consumiamo e sfruttiamo le nostre risorse. I nostri modelli di
consumo potrebbero essere distruttivi, ma potremmo ressettarli"
sottolinea Quammen. E aggiunge: "quando la pandemia ha
cominciato a diffondersi, a gennaio 2020, non c'è stato nulla
che mi abbia veramente sorpreso, se non l'impreparazione degli
Stati Uniti. Altri paesi come la Corea hanno agito molto
meglio".
E l'effetto della pandemia si farà sentire anche sulle elezioni
americane del 3 novembre 2020.
"Queste elezioni sono più un referendum, una scelta degli
elettori su come è stata gestita la pandemia e i risultati
saranno disastrosi. La popolarità di Donald Trump sta calando a
picco" spiega Wright che spera "ci sia una unità al di là
dell'ideologia politica per combattere questa sfida decisamente
più importante".
E Quammen "è perfettamente d'accordo. Abbiamo visto cosa ha
fatto questo presidente, non è stato in grado di mantenere le
promesse. Sono cautamente ottimista. Non credo che tutte le
persone che lo hanno votato nel 2016 lo rivoteranno con la
stessa sicurezza. Spero che potremmo liberarcene quanto prima
per superare questi ricordi oscuri. E speriamo possano essere
solo dei ricordi. Dobbiamo andare avanti togliendo via tutto
questo che è stato un vero e proprio incubo".
Il Premio Pulitzer Wright si augura che vada meglio di quello
che ha prefigurato nel suo libro. "Se non ci comportiamo come
dovremmo potrebbe diventare realtà" spiega l'autore di
'Pandemia' che si sofferma anche sulla nascita del libro partito
da una sceneggiatura che gli chiese "dieci anni fa Ridley Scott.
Poi il film non si è realizzato e ho trasformato la
sceneggiatura in romanzo. Lo ho scritto come un avvertimento, ma
in modo inquietante molto simile alla realtà".
In quello che è accaduto, c'e' stata "una casualità, un pò di
sfortuna, ma le pandemie accadono anche per ciò che facciamo,
non cadono dal cielo. Sono provocate da nostri
comportamenti.Tutti i virus arrivano da qualche parte,
soprattutto da animali selvatici e fanno questo spillover,
questo salto di specie". E come avviene? "Questo accade in
particolare quando andiamo a distruggere la biodiversità degli
ecosistemi. Succede anche con i nostri telefoni. Buona parte dei
materiali del nostro cellulare vengono estratti da posti dove ci
sono degli ecosistemi molto fragili. Tuttavia noi possiamo fare
qualcosa per prevenire lo spillover. Abbiamo la tecnologia, le
strutture che ci possono aiutare e informare e così possiamo
prendere le misure necessarie, cosa che non stiamo facendo in
Usa" racconta Quammen che nel suo nuovo libro, 'L'albero
intricato', dopo tanto interesse per gli animali e gli
ecosistemi si è concentrato sulla biologia evoluzionista. "Sono
incappato in un fenomeno chiamato trasferimento genetico
orizzontale. E' un salto di un gene non in maniera verticale,
dai genitori alla prole, ma in maniera orizzontale, da un gruppo
a un altro, anche tra specie completamente diverse. Ho
cominciato a fare ricerche e ho deciso di scrivere un libro. E'
un fenomeno poco intuitivo, complicato ma molto affascinante.
Sono incappato nella figura dello scienziato Carl Woese, per me
il biologo più importante del XXI secolo di cui nessuno ha mai
sentito parlare".
Lawrence ci fa invece riflettere "sulla connessione profonda tra
terrorismo e pandemie, anche alla luce delle armi biologiche che
crescono in maniera esponenziale. Una guerra biologica potrebbe
essere una minaccia al pari delle pandemie" dice. (ANSA).