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Il Salone del Libro invita Altaforte, anzi no. E' polemica

Il Salone del Libro invita Altaforte, anzi no. E' polemica

Colpa di una comunicazione commerciale. Enti convocano vertici

TORINO, 23 gennaio 2020, 20:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Alessandro Galavotti) Una comunicazione commerciale, di quelle automatizzate, non un vero e proprio invito. Ma la mail ricevuta da Altaforte, esclusa la scorsa primavera dal Salone del Libro di Torino perché vicina a CasaPound, è bastata per riaccendere le polemiche. "Accogliamo l'invito, ma la causa di risarcimento per il danno di immagine subito l'anno scorso andrà avanti", fa sapere la casa editrice, mentre gli organizzatori della fiera si affrettano a precisare che non intendono sottoscrivere alcun contratto.
    "Caro editore - è il testo della mail incriminata - ti abbiamo riservato uno spazio speciale al Salone internazionale SalTo Nuovi Editori" in quanto "ogni editore è per noi importante" in quanto con il suo lavoro "aiuta a preservare la pluralità delle idee". Un messaggi partito dall'Aie, l'Associazione italiana editori, verso un database contenente i contatti di tutti coloro che hanno richiesto un codice ISBN negli ultimi due anni. Tra questi anche la casa editrice SCA2080 srl, con sede a Roma, che a quanto pare risulta collegata al marchio Altaforte.
    L'invito non invito diventa pubblico e il Salone del Libro - lo scorso anno nella bufera per la presenza fra gli stand del Lingotto della casa editrice, poi esclusa - precisa che "i contratti son da perfezionare per volontà delle due parti". E, "visto il pregresso avvenuto nel 2019, non intende sottoscrivere alcun contratto con le suddette società".
    Tanto basta perché le istituzioni locali chiedano un incontro ai vertici del Salone, ora che anche il Circolo dei Lettori ha una nuova direttrice, Elena Loewenthal, nominata da appena 24 ore. "Chiederò al presidente Cirio e all'assessore Poggio di invitare i vertici del Salone nella prima giunta regionale utile per discutere insieme su come intendano garantire la pluralità all'interno del prossimo Salone del Libro", è la richiesta dell'assessore Fabrizio Ricca, segretario torinese della Lega di Matteo Salvini, di cui la casa editrice pubblica un libro intervista a firma di Chiara Giannini. "Incontreremo il sindaco Appendino e l'assessore Leon per parlare dell'evento e quello degli inviti sarà certamente uno dei temi all'ordine del giorno", assicura l'assessora alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio, leghista pure lei. Fuori dal coro la sindaca Chiara Appendino: "Incontrerò volentieri l'assessore Poggio - dice - ma sulla questione inviti la posizione della Città non cambia". La partita, dunque, è aperta.
   

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