(di Alessandro Galavotti)
Una comunicazione commerciale, di
quelle automatizzate, non un vero e proprio invito. Ma la mail
ricevuta da Altaforte, esclusa la scorsa primavera dal Salone
del Libro di Torino perché vicina a CasaPound, è bastata per
riaccendere le polemiche. "Accogliamo l'invito, ma la causa di
risarcimento per il danno di immagine subito l'anno scorso andrà
avanti", fa sapere la casa editrice, mentre gli organizzatori
della fiera si affrettano a precisare che non intendono
sottoscrivere alcun contratto.
"Caro editore - è il testo della mail incriminata - ti
abbiamo riservato uno spazio speciale al Salone internazionale
SalTo Nuovi Editori" in quanto "ogni editore è per noi
importante" in quanto con il suo lavoro "aiuta a preservare la
pluralità delle idee". Un messaggi partito dall'Aie,
l'Associazione italiana editori, verso un database contenente i
contatti di tutti coloro che hanno richiesto un codice ISBN
negli ultimi due anni. Tra questi anche la casa editrice SCA2080
srl, con sede a Roma, che a quanto pare risulta collegata al
marchio Altaforte.
L'invito non invito diventa pubblico e il Salone del Libro -
lo scorso anno nella bufera per la presenza fra gli stand del
Lingotto della casa editrice, poi esclusa - precisa che "i
contratti son da perfezionare per volontà delle due parti". E,
"visto il pregresso avvenuto nel 2019, non intende sottoscrivere
alcun contratto con le suddette società".
Tanto basta perché le istituzioni locali chiedano un incontro
ai vertici del Salone, ora che anche il Circolo dei Lettori ha
una nuova direttrice, Elena Loewenthal, nominata da appena 24
ore. "Chiederò al presidente Cirio e all'assessore Poggio di
invitare i vertici del Salone nella prima giunta regionale utile
per discutere insieme su come intendano garantire la pluralità
all'interno del prossimo Salone del Libro", è la richiesta
dell'assessore Fabrizio Ricca, segretario torinese della Lega di
Matteo Salvini, di cui la casa editrice pubblica un libro
intervista a firma di Chiara Giannini. "Incontreremo il sindaco
Appendino e l'assessore Leon per parlare dell'evento e quello
degli inviti sarà certamente uno dei temi all'ordine del
giorno", assicura l'assessora alla Cultura della Regione
Piemonte Vittoria Poggio, leghista pure lei. Fuori dal coro la
sindaca Chiara Appendino: "Incontrerò volentieri l'assessore
Poggio - dice - ma sulla questione inviti la posizione della
Città non cambia". La partita, dunque, è aperta.
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