DOPO LE BOMBE, AUTORI VARI (MIMESIS,
PP 230, EURO 18).
In un saggio corale tre generazioni di storici inquadrano gli
eventi e cercano di fornire nuovi strumenti di studio sulla
strage di Piazza Fontana e i suoi nodi irrisolti e sulla
strategia della tensione, cinquant'anni dopo. E' 'Dopo le bombe-
Piazza Fontana e l'uso pubblico della storia', con la
postfazione di Mirco Dondi, pubblicato da Mimesis, con scritti
di Aldo Giannuli, Davide Conti, Elia Rosati, Giulio D'Errico,
Elio Catania, Erica Picco, Sara Troglio e Fabio Vercilli.
Nel primo capitolo '50 anni dopo' , a cura degli autori,
vengono ricordate le parole di Franco Fortini dal
racconto-testimonianza 'I funerali di Pinelli', scritto
nell'immediatezza della strage e dell'uccisione del ferroviere
anarchico.. "Non so come ma ho la certezza che con la strage di
pochi giorni fa, l'orrendo coro dei giornali e questo assassinio
del Pinelli, è davvero finita un'età, cominciata ai primi del
decennio" scriveva Fortini. Il libro si chiude con una "cassetta
degli attrezzi", a cura di Fabio Vercilli, per
l'approfondimento della strategia della tensione, con una
cronologia essenziale degli eventi e una bibliografia ragionata.
Dondi si sofferma nella postfazione sul fatto che
"nell'immediato, nessuno lesse piazza Fontana come un episodio
(incrollato) di guerra fredda. Di certo, dopo i primi mesi,
apparve sempre più evidente come il taglio interpretativo
dell'evento fosse stato funzionale a logiche di schieramento e a
concordate convenienze".
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