(ANSA) - CATANZARO, 22 OTT - Sarà "Tibi e Tascia", forse il
suo romanzo più amato, con prefazione di Goffredo Fofi, ad
inaugurare l'opera omnia di Saverio Strati che Rubbettino
Editore pubblicherà da dicembre. Il piano editoriale prevede due
uscite all'anno. Tra le prime, si annunciano "La Teda", "Il
Selvaggio di Santa Venere" e il romanzo inedito "Tutta una
vita". "Benché la pubblicazione di un'opera omnia rechi sempre
con sé un intento chiaramente celebrativo - é detto in una nota
della casa editrice - Rubbettino, con questa collana, intende
presentare le opere di Strati in un modo attuale e fresco, come
se fossero delle prime edizioni. L'obiettivo è quello di non
cedere alla tentazione di 'musealizzare' lo scrittore, di porlo
su un piedistallo, rendendolo di fatto, lontano, inaccessibile".
"È necessario - afferma l'editore Florindo Rubbettino - che la
cultura italiana riscopra veramente Saverio Strati, al di là dei
proclami e della retorica, e lo si può fare in un unico modo:
leggendo le sue opere. Per questa ragione abbiamo deciso di
ripubblicare i libri del maestro di Sant'Agata del Bianco in
maniera non convenzionale, con una grafica vivace e affidando i
testi introduttivi a intellettuali, giornalisti e scrittori
contemporanei". "La ripubblicazione delle opere di Saverio
Strati - prosegue il comunicato - è stata fortemente voluta
dalla Rubbettino, che ha firmato di recente il contratto per
l'acquisizione dei diritti di tutti i testi, editi ed inediti,
con il figlio dello scrittore, Giampaolo, anche grazie
all'intermediazione preziosa di Palma Comandè, nipote dello
scrittore e profonda conoscitrice dell'opera letteraria di
Strati". "A dire il vero - prosegue Rubbettino - avevamo
intenzione di ripubblicare le opere di Strati quando ancora lo
scrittore era in vita, ma la situazione dei diritti non era ben
definita e il maestro non era ancora rientrato in possesso di
molte delle sue opere più importanti. Dispiace a me per primo
che Strati, che negli ultimi anni si sentiva un po' tradito
dalla sua stessa terra, non possa vedere la nascita di
quest'opera". L'iniziativa non è nuova per il catalogo
Rubbettino, che accoglie già l'opera omnia di Leonida Repaci,
unitamente a grandi classici, spesso dimenticati, di autori come
Corrado Alvaro, Grazia Deledda, Mario La Cava, Raoul Maria De
Angelis, Sharo Gambino e Francesco Perri. Saverio Strati, le
cui opere sono state pubblicate in prima edizione da Mondadori,
è scomparso il 9 aprile del 2014 a Scandicci (Firenze), dove
viveva ormai da molti anni. Era nato in Calabria, a Sant'Agata
del Bianco, nella locride, terra feconda di storie e di grandi
scrittori. La sua vicenda umana e culturale è esemplare.
Abbandonati gli studi subito dopo la scuola elementare per fare
il muratore, potè proseguirli solo dopo la fine della Seconda
guerra mondiale. Suo nume tutelare fu il critico Giacomo
Debenedetti, che Strati conobbe durante gli studi universitari a
Messina. Sarà lo stesso Debenedetti a presentare Strati a
Mondadori, che pubblicò nel 1956 il suo primo libro, la raccolta
di racconti "La Marchesina". Con il romanzo "Il selvaggio di
Santa Venere", tra le prime opere di narrativa ad affrontare il
tema della 'ndrangheta, Strati vinse il Premio Campiello nel
1977. La giuria era presieduta dallo scrittore Piero Chiara.
"Saverio Strati - conclude la Rubbettino - fu un autore molto
prolifico. I suoi scritti hanno sempre avuto come tema la
Calabria e i calabresi, segno di un amore profondo e
contraddittorio con la sua terra che amava visceralmente ma
dalla quale forse non fu mai adeguatamente ricambiato". (ANSA).