La storia della vita di Michele e
della sua ossessione. E' 'Vani d'ombra' (Voland, pp.160, 15
euro), romanzo d'esordio di Simone Innocenti, giornalista del
Corriere Fiorentino, già autore della guida letteraria Firenze
Mare (Perrone), e della raccolta di racconti Puntazza (Erudita).
'Vani d'ombra', con una scrittura cruda, a volte persino
violenta, percorre l'esistenza di Michele, trascinando il
lettore nelle zone più intime della mente di un uomo tormentato.
Il libro si apre quando il protagonista ha tredici anni: vive in
un piccolo paese di campagna, la scuola è finita, e capita che a
voler passare il tempo poi si diventa curiosi e con un binocolo
in mano si possono vedere tante cose. Accade così che nascosto
tra le fronde di un albero, Michele scopre che la colf del
notaio, tutti i pomeriggi, incontra uomini. Ogni giorno uno
diverso. È come stare al cinema senza pagare il biglietto. Il
conto arriva quando viene scoperto dalla donna, trascinato per
un orecchio e rinchiuso a chiave dentro il suo armadio.
Imprigionato e al buio, Michele è costretto a una rivelazione
che segnerà per sempre la sua vita, fino alle più estreme
conseguenze.
Il libro sarà presentato oggi dal suo autore, alle 16.45, al
festival Città dei lettori in corso a Villa Bardini a
Firenze.
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