Sul suo profilo Twitter, sotto al
nome c'è scritto 'straniero come tutti'. Addio a Vittorio
Zucconi, 75 anni, giornalista e scrittore italiano naturalizzato
statunitense. La sua firma è apparsa in prima pagina sui tre
principali quotidiani d'Italia, in ordine temporale La Stampa,
il Corriere della Sera, La Repubblica. Si è spento nella sua
casa di Washington per una grave e veloce malattia. Zucconi è
noto anche per il suo attivismo contro la pena di morte negli
Usa. Originario di Bastiglia (provincia di Modena), figlio di
Guglielmo Zucconi, giornalista (fu direttore della Domenica del
Corriere e del Giorno) e deputato della Democrazia Cristiana, e
fratello di Guido. Nella sua lunga carriera è stato il primo
giornalista italiano di un grande quotidiano inviato come
corrispondente a Tokyo. E' stato corrispondente da Bruxelles
quando l'Europa era ancora in formazione, da Mosca durante la
guerra fredda, da Parigi, da Washington, per la durata di sei
presidenti, un trentennio. Suo lo scoop del caso Locheed.
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