Spazio al dopo-voto a Tempo di Libri. Una riflessione sull'esito delle elezioni politiche non poteva mancare alla Fiera internazionale dell'editoria che si apre l'8 marzo a Milano con una giornata dedicata alle donne, nel giorno della loro festa. "C'e' sembrato che da un lato l'attualità lo imponesse e poi sarebbe stato curioso che non avvenisse in un posto dove, attraverso i libri, si discute di tutto" dice all'ANSA Ricardo Franco Levi, presidente dell'Associazione Italiana Editori-Aie. La fiera, organizzata da La Fabbrica del Libro, società costituita da AIE e Fiera Milano, sarà inaugurata il 7 marzo da una grande festa aperta a tutta la città, con ingresso gratuito, di cui saranno protagonisti gli 'Incipit' letterari.
Al post elezioni sarà dedicato un incontro, il 12 marzo alle 15.30, nel giorno di chiusura della manifestazione, moderato dallo stesso Levi, con i direttori dei principali quotidiani italiani. "Ci saranno Luciano Fontana del Corriere della Sera, Mario Calabresi della Repubblica, Maurizio Molinari de 'La Stampa, Guido Gentili del Sole 24 Ore e Virman Cusenza de Il Messaggero. E' un segno dovuto all'importanza che i giornali e la scrittura hanno nella riflessione quotidiana sulla politica. Anche se c'è tanto parlare della prevalenza di Internet, delle notizie che si sviluppano da sole, i quotidiani sono il punto di costruzione per una riflessione su quanto accade e poi hanno un'importante e continua attenzione al mondo dei libri" spiega il presidente AIE. Per rimanere coerenti con il clima di festa e di approfondimento generale costruito sul piacere della lettura, "ci sarà anche un'incursione di Enrico Bertolino che porterà su una nota più scherzosa e leggera alla riflessione sul futuro dell'Italia. Non credo che in quei giorni si saranno sciolti tutti i nodi della politica, penso che non sapremo ancora chi saranno i due presidenti delle Camere" aggiunge Levi.
I numeri della fiera parlano da soli, dice il presidente: "avremo 900 incontri con 1.200 relatori e oltre 400 espositori, una nutrita presenza di libri antichi in uno spazio dedicato. E poi 150 editori e operatori stranieri da più di 32 paesi, nello spazio per la trattativa dei diritti Milan International Rights Center-Mirc. Quasi 6.000 gli appuntamenti richiesti finora. Inoltre il gemellaggio con la Fiera di Francoforte che vede per la prima volta una serie incontri con gli editori, con una modalità già sperimentata alla Buchmesse, che diventerà un elemento permanente. Tempo di libri si conferma come un appuntamento sull'editoria nazionale e internazionale. Avremo anche una libreria internazionale per scrittori che vivono o capitano a Milano che è stata dichiarata dall'Unesco città creativa delle letteratura. Una città che vive nei libri tutto l'anno, da Bookcity, alla Milanesiana a Book Pride" sottolinea Levi che conferma, ancora una volta, il superamento dei contrasti fra la manifestazione milanese e il Salone del Libro di Torino. "Non è nemmeno pensabile che ci sia rivalità tra i diversi momenti che vedono il libro al centro e che favoriscono l'abitudine alla lettura" afferma. Tempo di Libri parte dunque in un questa seconda edizione, con nuovo direttore Andrea Kerbaker, cambio di data e luogo, "cercando i miglioramenti necessari e cercando di venire sempre più incontro alle altre manifestazioni".
Come in tutte le fiere e saloni c'e' un inevitabile elemento di bulimia nel programma che "però è quello che consente a chiunque di trovare soddisfazione al proprio interesse specifico" racconta Levi e aggiunge che uno degli elementi portanti "saranno i laboratori dedicati ai bambini e ragazzi. Oltre 15 mila sono già prenotati". E quel disorientamento da parte del pubblico che creano tutte le manifestazioni, Tempo di Libri ha cercato di renderlo più leggero attraverso cinque sentieri tematici, uno per ogni giornata: Donne (8 marzo), Ribellione (9 marzo), Milano (10 marzo), Libri e immagine (11 marzo), Mondo digitale (12 marzo).
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