La situazione attuale a Gaza "è
assolutamente inammissibile, terribile e disumanizzante, mentre
in Israele c'è "il governo più radicale della sua storia",
responsabile di "crimini contro l'umanità" dopo che da parte di
Hamas sono stati commessi "attacchi terribili, atroci, da
condannare e spietati": è quanto sostenuto dall'attore spagnolo
Javier Bardem, presente oggi a San Sebastian (Donostia) in
occasione dell'apertura del festival cinematografico nella città
basca e della consegna a suo favore di un premio alla carriera.
Conversando con i giornalisti, l'interprete spagnolo si è
intrattenuto a lungo per parlare di temi di attualità, in
particolare proprio sulla questione palestinese. "Ricevo questo
premio con molta allegria, ma non mi sento d'animo per
festeggiamenti", ha aggiunto Bardem proprio rispetto alle
situazioni attuali che lo preoccupano. "L'impunità di cui gode
l'attuale governo israeliano rispetto alle sue azioni a Gaza e
in Cisgiordania deve finire", è l'opinione dell'attore, che
considera tale esecutivo "non rappresentativo della società
ebrea" e chiede anche "processi e condanne" da parte della
giustizia internazionale contro l'attuale premier, Benjamin
Netanyahu, così come contro i leader di Hamas stessa.
"Evidentemente ciò che io posso dire o non cambierà
assolutamente nulla. Ma credo che la società stia iniziando a
capire che il diritto legittimo di critica contro un governo o
uno Stato non c'entra niente con false accuse di antisemitismo o
islamofobia", ha aggiunto, "e abbiamo il diritto e l'obbligo
etico e morale di denunciare ciò che non ci pare giusto".
Bardem, che è stato il primo attore spagnolo a vincere un Oscar,
era in realtà stato insignito del premio Donostia alla carriera
l'anno passato: tuttavia, in quel momento era in corso lo
sciopero degli attori di Hollywood, per cui la consegna del
riconoscimento è stata rinviata a quest'anno, in occasione della
72esima edizione del Festival di San Sebastian.
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