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Anica aderisce alla Carta di comportamento etico al cinema

Anica aderisce alla Carta di comportamento etico al cinema

Strumento di prevenzione e lotta a molestie sessuali e abusi

ROMA, 18 luglio 2023, 19:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anica, l'associazione che rappresenta le industrie italiane del cinema e dell'audiovisivo, ha annunciato la sua adesione alla Carta di Comportamento Etico per il Settore Audiovisivo di WIFTMI-Women in Film, Television & Media Italia, uno strumento di prevenzione contro le molestie sessuali, gli atti intimidatori e ogni forma di discriminazione, violenza di genere e body shaming sul luogo di lavoro e di studio, per la tutela della dignità della persona, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle studentesse e degli studenti del settore audiovisivo.
    All'incontro, introdotto dal Presidente di Anica Francesco Rutelli, c'erano tra gli altri Cinzia Spanò, presidente dell'associazione Amleta e Domizia De Rosa, presidente di Wiftmi.
"La sottoscrizione della Carta - ha detto Rutelli - è un inizio, un primo passo serio e credibile. Non possiamo tollerare forme dirette o indirette di sopraffazione. La gestione del potere in termini sessisti è ancora oggi un problema, l'esercizio del potere attraverso l'umiliazione, in particolare delle donne, va stroncato sul nascere attraverso un modo di lavorare libero e creativo. Anica vuole e deve farsi carico di una nuova sensibilità condivisa per prevenire e contrastare questi comportamenti. Lo faremo assieme ad Amleta, Apa, al Mia e ai sindacati". "Negli ultimi 3 anni abbiamo raccolto 223 segnalazioni emerse spontaneamente, ma sappiamo che quasi tutte le attrici italiane hanno conosciuto la violenza e le molestie, oppure hanno preferito rinunciare preventivamente a un lavoro perché il contesto non era sicuro. Il 93% delle vittime di violenza o molestia è donna. Il 99,9% dei colpevoli di violenza o molestia è uomo. Di questi il 41% sono registi, il 15% attori, l'8% produttori. Tra i colpevoli ci sono, cosa gravissima, anche insegnanti. Oggi le donne fanno rete, hanno la possibilità di farsi ascoltare", ha detto Cinzia Spanò, presidentessa di Amleta, il collettivo femminista associazione di promozione sociale fondato da 28 attrici per contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.
"Per fortuna ci sono soggetti ricettivi con cui possiamo lavorare per risolvere il problema delle molestie come, tra gli altri, ANICA, APA, l'Unione Italiana Casting Directors, 100autori e UNITA. Vogliamo che i nomi dei colpevoli emergano ma non cerchiamo capri espiatori. Servono strumenti di prevenzione per evitare che cose del genere continuino a verificarsi". Amleta lavora con l'associazione Differenza Donna per dare assistenza legale alle lavoratrici dello spettacolo vittime di violenza e molestie.
"Per capire la portata del fenomeno - ha sottolineato Domizia De Rosa, presidentessa di WIFTMI-Women in Film, Television & Media Italia - possiamo pensare a un iceberg, fuori dall'acqua vediamo i femminicidi, la violenza, le molestie più gravi. Se scendiamo sott'acqua arriviamo agli aspetti culturali. I luoghi di lavoro devono essere accoglienti, inclusivi, sicuri a livello fisico e psicologico. Tanto più lo devono essere i luoghi di lavoro delle industrie creative come quella audiovisiva. Devono essere luoghi di 'intimità creativa' dove è fondamentale poter lavorare in libertà e sicurezza e potere così esprimere al meglio la propria creatività".
All'incontro dal titolo Dalle parole ai fatti, quattro avvocati specializzati hanno illustrato i contenuti dell'attuale "cassetta degli attrezzi" giuridica, punti di partenza consolidati - ma non ancora abbastanza noti - da cui muovere i prossimi passi verso una maggiore consapevolezza e una condivisione del percorso da parte del settore cineaudiovisivo. Le Avvocate Giuliana Aliberti, Chiara Dellacasa e Chiara Colasurdo e l'Avvocato Mario Fusani hanno portato la propria esperienza professionale - individuale e in assistenza alle Associazioni - e messo a disposizione del pubblico le proprie competenze illustrando in modo chiaro il quadro normativo nel quale ci si muove, individuando strumenti e azioni già disponibili e tracciando alcune possibili strade ulteriori: dalla contrattazione collettiva a quella individuale, dalla formazione specifica alle premialità previste in alcune misure pubbliche di sostegno al settore, nazionali e regionali, dalle norme per la sicurezza sul lavoro a quelle per la parità di genere. Hanno partecipato al dibattito successivo i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori, Sabina Di Marco per SLC-CGIL, Nicola Pellicano per FISTEL-CISL, Roberto Corirossi per UILCOM; il Presidente dell'Unione Produttori di ANICA, Benedetto Habib; Antonella Barbieri, Direttrice Generale APA; Cristina Priarone, Presidente di Italian Film Commissions e rappresentanti di 100autori e Mujeres nel Cinema. La registrazione dell'incontro saranno a breve disponibili sui siti di Amleta, Anica, Wiftmi e di tutte le organizzazioni che vorranno. Per informazioni sulla Carta di Comportamento Etico per il Settore Audiovisivo di WIFTMI- Women in Film, Television & Media Italia: https://wiftmitalia.it/carta-di-comportamento-etico-per-il-setto re-audiovisivo/.

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