Due fratelli, un ex camicia nera e
un antifascista, la seconda guerra mondiale che li ha separati,
un viaggio nel 1956, dalla Francia a Procida, per tornare a
casa. E' il percorso di Come prima del cineasta francese Tommy
Weber, che porta sul grande schermo l'omonima graphic novel del
2013 del fumettista Alfred (edita in Italia da Bao Publishing,
già vincitrice del Fauve d'or al Festival International de la
Bande Dessinée d'Angouleme) in un road movie che ha per
protagonisti Francesco Di Leva e Antonio Folletto, in sala dal
16 giugno con Luce Cinecittà, dopo aver debuttato in autunno
in Alice nella Città alla Festa Internazionale del Cinema di
Roma. "Francesco e Antonio non si conoscevano ma volevano
incontrarsi da tempo - racconta Weber all'ANSA - sentivano un
grande rispetto reciproco. Per il film (prodotto da Mad
Entertainment con Rai Cinema) il loro istinto e la loro
professionalità li ha portati a lavorare insieme su ogni scena,
si sono aiutati costantemente. Si è creata fra loro una vera
fratellanza fra loro ed ora sono legatissimi". Weber ha detto sì
al progetto perché quella nella graphic novel "è una storia
intima di due fratelli raccontata attraverso la grande storia -
spiega -. E' un racconto semplice, chiarissimo e classico, in
cui è facile rispecchiarsi". Weber vede questa relazione tra
fratelli "come una storia d'amore: c'è elettricità, contrasto,
pudore" sottolinea.
A dare il via alla trama è l'incontro a Dieppe in Francia del
nord, nel 1956, tra l'inquieto Fabio (Di Leva), che sopravvive
arrangiandosi e facendo incontri di boxe clandestini, e il
fratello minore André (Folletto), venuto a cercarlo. I due non
si vedono da 17 anni: la rottura era avvenuta dopo che Fabio
aveva deciso di arruolarsi fra le camicie nere per andare a
combattere in Eritrea, una decisione mai accettata dal padre
(Massimiliano Rossi), convinto antifascista. Ora un'eredità e la
necessità di fuggire da un pericolo, convincono Fabio a
ripartire con il fratello verso casa. Inizia così un difficile
viaggio di scontro, confronto, rancori, e rivelazioni reciproche
anche legate a una donna, Maria.
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