Grazie alla collaborazione con
Pirelli HangarBicocca, che fino al 31 luglio presenta la mostra
'Sunshine state' del regista e artista, sarà presentata in
anteprima alla Fondazione Prada - il 12 giugno e nei weekend
successivi - la serie televisiva di Steve McQueen 'Small Axe'
(2020), . A introdurre il primo dei cinque film della serie,
inedita in Italia, sarà lo stesso McQueen. Distribuita a livello
internazionale da BBC Studios, la serie è ambientata tra la fine
degli anni '60 e la metà degli anni '80 nella comunità
afrocaraibica di Londra.
"Il seme di Small Axe - spiega il regista premio Oscar - è
stato piantato undici anni fa, subito dopo le riprese del mio
primo film Hunger. Inizialmente l'avevo concepita come una serie
televisiva, ma nel corso della scrittura mi sono reso conto che
queste storie dovevano essere autonome in quanto film originali,
ma allo stesso tempo appartenere a un'unica raccolta. Dopo
tutto, Small Axe fa riferimento a un proverbio africano che
significa 'insieme siamo più forti'. Ancorata alla cultura
afrocaraibica di Londra, la serie è una celebrazione di tutte le
conquiste ottenute da questa comunità nonostante i numerosi
impedimenti. Per me è una lettera d'amore alla resilienza dei
neri, al trionfo, alla speranza, alla musica, alla gioia e
all'amore, oltre che all'amicizia e alla famiglia. E non
dimentichiamo il cibo!".
'Mangrove', per esempio , racconta la vera storia di Frank
Crichlow, il cui ristorante caraibico diventò il centro di una
storica battaglia legale contro la discriminazione praticata
dalle forze di polizia di Londra. "Tutti e cinque i film si
svolgono tra la fine degli anni '60 e la metà degli anni '80.
Sono un commento a quell'epoca così come al nostro presente.
Anche se raccontano di fatti passati, sono infatti storie
strettamente legate all'attualità. Indicano dove eravamo, dove
siamo e dove - conclude il regista - vogliamo andare".
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