Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'orso d'oro di Berlino è inno contro la censura

L'orso d'oro di Berlino è inno contro la censura

Rasouluf rischia per There is no evil. Esce in Italia con Satine

ROMA, 01 marzo 2020, 16:40

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 'There is no Evil' di Mohammad Rasoulof, ha vinto l''Orso d'oro al festival di Berlino 2020. Uscirà in Italia distribuito da Satine di Claudia Bedogni. Dentro il film quattro storie piene di poesia con tanto di 'Bella ciao' cantata in italiano per far capire che questo film sa dove vuole andare. Tema delle quattro storie? La pena di morte, la repressione, la colpa e la capacità di schierarsi. Tutto parte con Heshmat (Ehsan Mirhosseini), marito e padre esemplare, un uomo che ogni moglie e figlia vorrebbero, uno che addirittura fa la tintura ai capelli della sua compagna. Ma alle tre di notte ha la sveglia. Dove va? A fare un orribile lavoro, quello del boia. Anche per Pouya (Kaveh Ahangar) non è diverso. Non può immaginare, lui che è un soldato alle prime armi, di dover dare morte a altro uomo, ma gli viene detto che deve farlo. Javad (Mohammad Valizadegan) invece è stato militare e ha ucciso. E ha anche ucciso l'uomo sbagliato. Così quando sta per chiedere alla sua amata se vuole sposarlo avrà una triste sorpresa. Protagonista dell'ultima storia Bahram (Mohammad Seddighimehr) un singolare medico impossibilitato a fare il suo lavoro. Per lui, che sta male, un ultimo imprescindibile appuntamento: quello di spiegare alla nipote il perché della sua vita da emarginato. Rasoulof, 48 anni, come hanno raccontato i produttori a Berlino, ha visto il rifiuto del passaporto dalle autorità che gli aveva sequestrato nel 2017 dopo che il regista era tornato da Cannes dove aveva portato 'A Man of Integrity' miglior film nella sezione Un Certain Regard. Rasoulof attualmente, pur condannato a un anno di prigione per propaganda contro la repubblica islamica, non è stato ancora imprigionato, ma ha il divieto di girare film e uscire dal paese. Tutti coloro che sono coinvolti in questo film hanno corso un grosso rischio. Tuttavia, "avevamo l'obiettivo comune di inviare un messaggio forte all'attuale situazione nel cinema iraniano. Tutti coloro coinvolti nel progetto avevano precedentemente deciso di non accettare le circostanze esistenti nel mio paese e di dire di no a qualcosa che non possono accettare moralmente. Il nostro film è anche una dichiarazione contro la censura". ha detto.

“Un’opera protente e profonda- ha dichiarato Claudia Bedogni, titolare di Satine Film- che sullo sfondo del dramma del popolo iraniano ci fa riflettere su dilemmi morali universali e sulla responsabilità delle nostre scelte”. Un’ opera che siamo davvero molto orgogliosi di aver acquisito e di far conoscere presto al pubblico italiano". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza