Roberto Benigni torna all'Ariston
a nove anni dall'ultima esibizione, quando entrò in sella a un
cavallo bianco per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma
il festival lo ha anche presentato "nel 1980, era il 30/o, ora
con il 70/o raggiunto quota 100, Sanremo può andare in
pensione", dice il premio Oscar. Dopo un omaggio a Fellini e
Sordi nel centenario, Benigni ricorda che nell'80 "vinse Toto
Cutugno, eterno secondo che arrivò primo. Ora però è cambiato il
sistema di voto, si può anche citofonare e dire: qui c'è gente
che canta". Dopo la stoccata a Matteo Salvini, annuncia che
canterà "la più bella canzone del mondo", Il Cantico dei
Cantici. Roberto Benigni spiazza tutti e al festival di Sanremo
porta l'esegesi del testo biblico.
"E' una canzone d'amore, parla d'amore fisico di due ragazzi
che cantano ognuno l'amore per l'altro. Non c'è canzone più
ardente. E' come avere Imagine o Yesterday dei Beatles e nessuno
l'hai mai fatta in tv", spiega il comico toscano.
"Il Cantico esalta l'amore fisico. E' la vetta della poesia
di tutti i i tempi - continua nel suo monologo - Talmente bello
"che è diventato sacro" anche se "la sua presenza nella Bibbia è
strana: dentro ci sono corpi nudi frementi, erotismo, baci. Cose
molto molto forti". Spiegando le parole del Cantico dei Cantici
ha detto che è "puro diamante". L'esegesi del Cantico dei
cantici nella versione di Benigni è un inno all'"amore che è
l'infinito messo alla portata di ognuno di noi. Noi che abbiamo
avuto in sorte questo scherzo grandioso di essere al mondo,
glorioso, ora lo sappiamo perché, per amore. E di amore ne
facciamo sempre poco, anche i giovani che ne parlano tanto non è
che fanno tanto all'amore. Sarei per farne di più, anche stasera
all'Ariston, in diretta, tutti a fare l'amore diretti da
Vessicchio e come va va, sarebbe una serata bellissima".
Il Cantico dei cantici, continua il premio Oscar, "è la
storia di una coppia, lei e lui che si amano, ma è la storia di
tutte le coppie del mondo, la donna con il suo uomo, la donna
con la sua donna, l'uomo con il suo uomo, addirittura ogni
persona umana che ama per amare". Dopo il monologo un diluvio di
applausi
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