(ANSA) CANNES 22 MAG - Non è certo la prima volta che Arnaud
Desplechin porta sul grande schermo la sua città natale,
Roubaix, violenta, povera e multirazziale. Dopo 'Les fantomes
d'Ismael' e '3 Souvenirs de ma jeunesse', per fare solo due
titoli, la racconta in un polar al femminile dal titolo
'Roubaix, une lumiere' con Roschdy Zem, Lea Seydoux e Sara
Forestier in concorso oggi al Festival di Cannes che si chiude
sabato. Ispirato a un fatto vero, il film, dai forti tratti
psicologici, racconta come in una notte di Natale, a Roubaix, il
capo della polizia Daoud (Roschdy Zem) e l'agente di fresca
nomina Louis (Antoine Reinartz) s'imbattono nell'omicidio di
un'anziana signora ritrovata strangolata.
Due giovani donne sbandate, vicine di casa della signora di 82
anni, vengono prima interrogate e poi incriminate del delitto.
Si tratta di Claude (Lea Seydoux) e Marie (Sara Forestier), due
tossicomani, alcolizzate e amanti, due persone comunque
sorprendenti in quanto a umanità.
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