La giornata romana pulp di Quentin Tarantino

''Una combinazione malsana di violenza terribile, sangue e comicità. Ci vuole questo per essere davvero un film alla Tarantino. Io unisco queste due cose''. Così Quentin Tarantino definisce il suo stile stasera ai David di Donatello dove ha ritirato due premi per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e per Django Unchained (miglior film straniero 2013). Una giornata romana nel segno dell'esuberanza del regista pulp iniziata stamani al Quirinale quando, a sorpresa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella cita Mr. Wolf, personaggio di Pulp Fiction ''neppure Mr. Wolf potrebbe risolvere i problemi della crisi''. E Tarantino replica, sempre al Quirinale: ''è stata una vera sorpresa che l'abbia citato. Non me l'aspettavo. Chissà potrei ritornare sul personaggio''.

Tarantino racconta poi della sua grande passione:''Sono legato al cinema italiano fin dall'infanzia e se sono qui oggi, dopo aver fatto 14 ore d'aereo, l'ho fatto per i miei molti fan italiani. Io ci tengo ai miei fan''.  Del suo ultimo film, 'The Hateful Eight' spiega:''l'ho finito tre mesi fa ed è molto vicino al western all'italiana e non a quelli di John Wayne e John Ford. Comunque - ci tiene a dire - è un omaggio al western all'italiana, ma non lo scimmiotta''.  Applausi poi da parte dei suoi fan lungo le transenne, e richieste di autografi e selfie, hanno accolto l'arrivo di Tarantino al Teatro Olimpico per la cerimonia dei David di Donatello: ''Sarebbe bello un giorno girare un film in Italia'' dice rispondendo ai giornalisti. ''E' un onore essere premiato qui, perché il cinema italiano è da sempre fonte d'ispirazione per il mio cinema, soprattutto per i miei due ultimi film'' ha aggiunto. Qual'è l'ultimo film italiano che ha visto? ''li vedo e rivedo spesso... l'ultimo in ordine di tempo è un film di Sartana (uno dei protagonisti degli spaghetti western, interpretato principalmente da Gianni Garko, ndr) due settimane fa... quindi - ha scherzato - potrebbe arrivare presto un nuovo Sartana''.

Poi sul palco dell'Olimpico racconta come il primo film che ricorda è 'Il buono, il brutto il cattivo' di Sergio Leone e che Fernando De Leo è tra i suoi autori preferiti come Mario Bava:''il suo I tre volti della paura è il film che ha ispirato Pulp Fiction''.  Infine, il regista dà il meglio di se quando Tullio Solenghi gli indica delle immagini di persone a cui lui deve attribuire un ruolo per un ipotetico film. All'immagine di Bruno Vespa dice ''potrebbe essere il padrino dei padrini''; a quella di Mara Venier ''la donna del padrino dei padrini''. Antonella Clerici invece potrebbe essere ''un assassina'' mentre Gigi Marzullo ''il contabile del padrino dei padrini''.

E dalla serata dei David arriva anche la notizia di una futura collaborazione tra il regista americano e Ennio Morricone: "Tarantino mi aveva offerto di realizzare la colonna sonora di un suo film e avevo rifiutato. Ora lui è venuto a casa mia a parlarmene e ho accettato" ha detto il compositore, stupendo anche Tarantino.