(di Elisabetta Stefanelli)
La street art che invade le nostre
strade ma rimane spesso sconosciuta ora entra di diritto in un
museo, Palazzo Tarasconi a Parma, dove è la protagonista di una
grande mostra ovvero Street Art Revolution - fino al 2 marzo
2025 - per raccontare la storia di uno dei movimenti artistici
più controversi: l'Arte Urbana. Artisti di fama internazionale
come Banksy, Keith Haring, Blek Le Rat, Obey, Andy Warhol e
molti altri che hanno sfidato le convenzioni per avvicinare,
ognuno con il suo stile, l'arte ad un pubblico più vasto, a
volte disinteressato, come quello dei passanti che guardano i
muri delle strade spesso distrattamente. Eppure la Street Art ha
saputo conquistare e trasformare le pareti anonime delle grandi
città, dei borghi, dei piccoli villaggi, interi quartieri, in
luoghi politici dove affrontare temi urgenti come la giustizia
sociale, l'oppressione e le disuguaglianze economiche,
diventando una voce potente per il cambiamento sociale.
La mostra di Parma accompagna il visitatore in un percorso utile
a comprendere l'evoluzione di questa forma artistica, mostrando
come si è passati dai graffiti sulle metropolitane di New York
ai muri di Banksy che oramai, come ha dimostrato la serie estiva
del London zoo, fa notizia a prescindere dal luogo e dalla
forma.
Curata da Giuseppe Pizzuto e dalla galleria Wunderkammern, con
la direzione artistica di Luca Bravo, la mostra è un viaggio
visivo e concettuale attraverso i luoghi e gli artisti che hanno
plasmato questo movimento globale.
Il percorso espositivo inizia con una sezione dedicata ad Andy
Warhol, pioniere della Pop Art, la cui influenza sulla Street
Art è innegabile. Si prosegue con Keith Haring che grazie ai
suoi interventi outdoor e ai suoi "Subway Drawings" sancisce la
trasformazione delle strade e delle metropolitane di New York in
spazi di espressione artistica. Le sue opere sono diventate
simboli di una nuova era artistica anche nella sua
consapevolezza della caducità del suo lavoro, come quando
dipinse il Muro di Berlino e solo dopo un giorno tutto fu
cancellato e non se la prese minimamente.
La sezione successiva è sempre ambientata nella Grande Mela dei
primi anni Ottanta con JonOne, uno dei primi e principali
esponenti della graffiti art, che ha il grande merito di aver
portato i graffiti da Harlem (NY) a Parigi e dalla strada alla
tela. Si arriva dunque alla scena europea, dove Blek Le Rat e
poco dopo Jef Aérosol hanno cambiato il volto delle città
francesi con i loro innovativi stencil. Considerato padre della
Stencil Art, Blek Le Rat con il suo famoso "ratto", simbolo
della ribellione e della pervasività dell'arte urbana, ha
influenzato generazioni di artisti fra cui Banksy.
Se si parla di arte e attivismo è impossibile non menzionare
Shepard Fairey, aka Obey, le sue opere - fra cui il suo celebre
ritratto di Barack Obama "Hope" e le sue campagne a favore dei
diritti e della salvaguardia dell'ambiente - hanno un forte
impatto sulla cultura popolare e sulla politica.
Il percorso espositivo continua con la European Wave portando
all'attenzione del pubblico artisti contemporanei come D*Face,
Invader, Alexandre Farto aka Vhils e The London Police. Ad essi
si aggiungono poi i PichiAvo che combinano l'estetica classica
con il linguaggio delle tag.
Infine una sezione agli artisti italiani, da Sten Lex con la
tecnica dello stencil poster a Microbo e Bo130, Hogre,
Orticanoodles e Biancoshock con le sue installazioni
provocatorie.
''Se, come suggerisce Wim Wenders, 'l'America ci ha colonizzato
l'inconscio', l'hip hop ci ha colonizzato l'immaginario visivo
delle città. Ognuno di noi associa qualcosa a graffiti e tag,
poster e stencil, murales e sculture urbane. È sorprendente
vedere quante cose vengano mixate insieme quando si prova a
parlare e a ragionare sulla Street Art. Vengono in gioco i
concetti di vandalismo, legalità, pubblicità, riqualificazione,
arte, muralismo, marketing, comunicazione, urbanismo, degrado. E
tutto solo per degli strani segni che, a partire da un certo
momento in avanti, hanno iniziato ad apparire in maniera sempre
più potente e prepotente sui muri delle nostre città. Siamo
ancora molto lontani dall'aver trovato una sintesi. L'unica cosa
che oggi non possiamo fare è ignorare tutto ciò'', spiega
Giuseppe Pizzuto in una perfetta sintesi.
Artuu Magazine è Media partner della mostra Street Art
Revolution, da Warhol a Banksy: la storia dell'Arte Urbana.
La mostra è Patrocinata dal Comune di Parma.
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