Oltre cento opere, tra oli,
disegni e sculture, e un album di disegni ritrovato e inedito,
alla scoperta di un uomo dalla vita tormentata ed emarginato
dalla società, ma alla costante ricerca di un riscatto sociale
come persona e come artista. Da oggi al 30 marzo Palazzo
Albergati, a Bologna, ospita l'antologica 'Antonio Ligabue - La
grande mostra': paesaggi, fiere, scene di vita quotidiana e
autoritratti protagonisti di un percorso dove sarà possibile
conoscere la vita e l'opera di un artista visionario e
autodidatta. Le diverse tappe della sua opera sono narrate
seguendo una ripartizione cronologica. La mostra è prodotta e
organizzata da Arthemisia e curata da Francesco Negri e
Francesca Villanti.
Accanto ai cento capolavori, molti dei quali inediti
assoluti, per la prima volta sono esposti un album completo di
disegni che Ligabue realizzò mentre soggiornava nell'ultimo
periodo della sua vita alla locanda La Croce Bianca, perduto per
anni e da poco ritrovato, e alcune delle fiere custodite al
Museo Spallanzani dei Musei Civici di Reggio Emilia, le stesse
che l'artista osservò per ore al Museo e che studiò per ritrarle
nelle sue tele. In mostra anche un album di figurine Liebig del
1954, che Ligabue consultava e da cui prese spunto per la
rappresentazione di vari animali nei suoi lavori.
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