La storia dello stadio Tardini, il
tempio del calcio parmigiano, viene ricostruita in una mostra in
programma dal 16 settembre al 17 novembre a Palazzo del
Governatore, a Parma. Promossa dal Dipartimento di Ingegneria e
Architettura dell'Università di Parma, con la Gazzetta di Parma
e il circolo culturale Il Borgo, la mostra celebra il centenario
dello stadio inaugurato nel 1924: il percorso espositivo, che
include documenti originali, fotografie, disegni, modelli
tridimensionali in scala e contenuti multimediali, ha come filo
conduttore narrativo la simbiosi tra le architetture, i luoghi
urbani e la comunità di riferimento. Il viaggio inizia
esplorando le trasformazioni sociali, architettoniche e
urbanistiche del primo Novecento, con un'attenzione ai
cambiamenti che riguardarono l'attività sportiva, in particolar
modo quella calcistica. Protagonista è la figura di Ennio
Tardini, l'uomo che ha sognato, immaginato e fortemente voluto
quello che oggi è il quarto stadio più antico d'Italia.
Un ampio spazio è riservato al progetto del 1923, opera
dell'architetto parmigiano Ettore Leoni, che riuscì a fondere
l'esistente con la modernità, integrando nel panorama urbano
monumentale un grande edificio interamente dedicato allo sport.
Segue poi un focus sulle trasformazioni architettoniche dello
stadio dalla sua costruzione a oggi, una storia centenaria che
corre parallela a quella della città e della sua squadra. In
questo racconto emerge anche l'immagine del Tardini come un
luogo aggregativo in senso più ampio, un moderno anfiteatro che
nel tempo ha ospitato numerosi eventi sportivi, culturali e
politici. Oggi, a distanza di cento anni, lo Stadio Tardini è
ancora una volta al centro del dibattito con il nuovo progetto
di rigenerazione. La parte finale del percorso permette di
riflettere sul ruolo dello stadio nella città contemporanea e su
come questo possa essere ripensato in termini di sostenibilità,
accessibilità e multifunzionalità. Nell'ambito della mostra sono
previsti inoltre eventi speciali, tra cui incontri e conferenze,
che arricchiranno il percorso di visita.
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